CATANZARO – Migliaia i tirocinanti calabresi che da anni lavorano negli enti pubblici della Regione: Comuni, scuole, tribunali, Asp e altri uffici dello Stato, tutti impiegati con la formula del “tirocinio di inclusione sociale”, ricevendo un’indennità mensile senza alcun diritto contrattuale, previdenziale o assistenziale. A loro non è riconosciuta neppure la tredicesima, il TFR e la malattia. Lo ricordano in una nota sottolianeando come per loro non ci sian “nessuna prospettiva”, motivo per il quale si appellano a due candidati alle regionali in Calabria, Pasquale Tridico e Roberto Occhiuto.
“Un’intera categoria di lavoratori è stata tenuta in sospeso per anni, utilizzata per colmare le gravi carenze di organico nella pubblica amministrazione calabrese, ma senza alcuna garanzia di stabilizzazione – ricordano – Oggi, con le elezioni regionali ormai prossime, chiediamo ai due principali candidati alla Presidenza della Regione Calabria – Pasquale Tridico e Roberto Occhiuto – di esprimersi con chiarezza: Li assumerete questi lavoratori o continueranno a essere sfruttati senza contratto?” è la domanda che i lavoratori pongono ai due candidati.
Le richieste dei tirocinanti ai due candidati
“Tridico, ex presidente dell’INPS, conosce bene i meccanismi del precariato e della mancanza di tutele nel lavoro pubblico. – specificano i lavoratori – Occhiuto, presidente uscente, ha avuto un’intera legislatura per affrontare il problema ma i risultati sono stati deludenti: solo proroghe e silenzi” tuonano i tirocinanti calabresi che non chiedono “assistenzialismo né regali elettorali”.
I tirocinanti, chiedono a gran voce, “diritti: il riconoscimento del lavoro svolto, della professionalità acquisita, e un percorso reale e trasparente di assunzione nella pubblica amministrazione. – spiegano – È il momento delle risposte, non delle promesse.
È il momento della verità, non della propaganda. Tridico, Occhiuto: vi impegnate formalmente a stabilizzare i tirocinanti?”.
