NICOTERA (VV) – Dall’11 al 14 settembre, nel centro storico di Nicotera, al via il Festival dell’Ospitalità 2025, il nuovo volto del turismo sostenibile. Ogni anno, nei mesi estivi, siamo abituati a vedere le solite immagini: spiagge affollate, borghi intasati, centri storici trasformati in scenari da cartolina di massa. È l’altra faccia del turismo, l’overtourism, capace di generare ricchezza economica ma anche malcontento sociale, tensioni e perdita di identità. Da Venezia a Barcellona, la domanda rimane pressante: come conciliare i benefici economici con il benessere delle comunità ospitanti?
Una delle risposte possibili è lo sviluppo di destinazioni alternative e la destagionalizzazione, spostando l’attenzione anche sui mesi autunnali. Settembre e ottobre, infatti, offrono un ritmo di viaggio diverso: luoghi meno congestionati, tempi più distesi e occasioni di incontro autentico con chi vive quei territori. In Calabria questa prospettiva si traduce in esperienze concrete, come il Festival dell’Ospitalità di Nicotera (in programma nel centro storico dall’11 al 14 settembre) nato oltre dieci anni fa e oggi riconosciuto come un laboratorio sociale e culturale sul turismo sostenibile.
Mediterranean Hospitality e la “cura dei territori”
Tra i promotori della decima edizione, in programma dall’11 al 14 settembre 2025, c’è anche Mediterranean Hospitality Management & Consulting (MHMC), con le sue strutture Capovaticano Resort Thalasso Spa, Baia del Sole e Villa Paola. L’azienda ha scelto di sostenere il Festival portando avanti un’idea chiara: l’ospitalità non è solo accoglienza turistica, ma valorizzazione delle persone, cura dei luoghi e costruzione di legami autentici con le comunità.
L’edizione di quest’anno porta un titolo significativo: “Bentornati a Casa”. Più che uno slogan, un invito a riflettere sul senso stesso del viaggiare: non consumo rapido, ma esperienze che alimentano memoria, appartenenza e relazioni.
Festival dell’Ospitalità 2025: progetti identitari, sostenibili e integrati
Il Festival dell’Ospitalità è nato in Calabria, ma da allora ha camminato attraverso territori, comunità, storie. È più di un evento: è uno spazio vivo di incontro, di ascolto, di domande condivise. Ripartire dalle comunità lavorando su progetti identitari, sostenibili e integrati e su nuove forme di turismo. Il Festival riunisce chi abita il turismo in modo diverso – operatori, imprenditori, attivisti, artisti, studiosi – e lo fa da un luogo preciso, Nicotera, che ogni anno diventa casa per visioni inedite e relazioni autentiche.
L’invito è riscoprire e diffondere l’essenza profonda dell’ospitalità, un valore spesso relegato al solo ambito turistico, ma che in realtà porta con sé un potenziale trasformativo straordinario. L’obiettivo è seminare il cambiamento, creando un’eredità di comprensione e connessione umana. Ridefinire un concetto capace di contribuire realmente a salvare il mondo, lasciando alle generazioni future un patrimonio di parole, significati e azioni in grado di fare la differenza.
Un dialogo aperto
Il decennale sarà occasione di confronto tra esperti e operatori. Sul palco, tra gli altri, Michil Costa (albergatore e scrittore), Daniel Franchi (docente e albergatore) e Francesco Sottile (vicepresidente di Slow Food Italia).
La Calabria diventa così il teatro di una riflessione più ampia: come immaginare un turismo capace di generare economia senza compromettere la qualità della vita? Come trasformare le comunità locali in protagoniste e non semplici comparse?
Il Festival dell’Ospitalità, con la sua storia decennale, prova a dare risposte attraverso l’incontro e la co-progettazione, mostrando che un turismo più lento, più umano e più sostenibile non è solo possibile, ma già realtà in movimento.
