COSENZA – La redazione di Quicosenza omaggia le mamme dedicando loro un momento di affetto e un abbraccio rivolto a tutte, anche quelle che non ci sono più. Oggi, 11 maggio 2025, celebra la Festa della Mamma tra emozioni e nuove riflessioni sul ruolo materno nella società contemporanea. Come ogni seconda domenica di maggio, l’Italia si ferma, almeno con il cuore, per celebrare una delle figure più importanti della vita di ognuno: la mamma.
La Festa non è solo un’occasione per regalare fiori o scrivere un biglietto affettuoso, ma un momento collettivo di riconoscimento per il lavoro quotidiano, spesso invisibile, svolto da milioni di donne in tutto il Paese. La ricorrenza, nata negli Stati Uniti nei primi anni del Novecento e introdotta in Italia nel secondo dopoguerra, ha assunto nel corso del tempo nuove sfumature. Se un tempo bastava un lavoretto scolastico o una poesia imparata a memoria, oggi la Festa della Mamma diventa anche un’occasione di riflessione sul ruolo delle donne nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società.
Secondo i dati dell’Istat aggiornati al 2024, più del 70% delle madri italiane con figli minorenni lavora, ma continua a sostenere la maggior parte del carico domestico e familiare. Una realtà che spinge molte associazioni, anche sindacali, a rilanciare in questa giornata. il dibattito sulla parità di genere, sul congedo parentale equo e sul sostegno concreto alla genitorialità.
Tuttavia, accanto a questi temi urgenti, resta forte il desiderio di celebrare l’amore e la dedizione che tante madri esprimono ogni giorno. Da nord a sud, anche quest’anno scuole, associazioni e parrocchie hanno organizzato eventi, mercatini e concerti per onorare le mamme. Molte sono le iniziative benefiche, raccolte fondi per ospedali pediatrici o case famiglia, a dimostrazione di come il concetto di maternità possa estendersi ad un senso più ampio di cura e responsabilità sociale.
#FestaDellaMamma2025
Sui social, l’hashtag #FestaDellaMamma2025 è già in tendenza, tra messaggi commoventi, dediche fotografiche e video pieni di ricordi. Perché se è vero che “ogni giorno dovrebbe essere la festa della mamma”, oggi è il momento ufficiale per dirlo ad alta voce. Così come ad alta voce dovrebbe essere urlato anche il tragico risvolto di una medaglia che vede tante donne, mamme, uccise dai propri compagni o mariti che lasciano al mondo figli che non rivedranno mai più.
Le mamme anziane, pilastri della società di cui prendersi cura
E poi ci sono le mamme ‘anziane’ dai capelli d’argento che continuano a dare amore, saggezza e sostegno. Uno sguardo anche verso queste donne, spesso doppiamente mamme perchè nonne (Dati ISTAT, in Italia ci sono oltre 6 milioni di donne over 65). Per loro, la maternità non è più fatta di notti in bianco e corse all’asilo, ma di cura emotiva, sostegno e presenza costante. Spesso sono le nonne a tenere unite le famiglie, a prendersi cura dei nipoti e ad aiutare figli adulti alle prese con la precarietà o con il lavoro fuori sede. In tanti casi, però, le mamme anziane vivono una doppia realtà: da un lato, sono considerate pilastri della famiglia; dall’altro, rischiano di essere emarginate, specialmente quando la salute vacilla o si trovano sole. Una ricerca del CENSIS ha evidenziato come oltre il 30% delle donne anziane in Italia soffra di solitudine, aggravata da distanze geografiche o da un sistema assistenziale frammentato.
Eppure, sono proprio queste madri a portare avanti il filo della memoria familiare, a raccontare le storie di generazioni, a tramandare valori e tradizioni. In molte case italiane, la Festa della Mamma è anche un’occasione per ricordare e ringraziare le madri di una volta, quelle cresciute tra sacrifici e silenzi, ma capaci di un amore profondo e tenace. In un tempo che corre veloce, le mamme anziane insegnano la lentezza dell’ascolto, la profondità del sacrificio e la bellezza dell’attesa.
Per chi la mamma non ce l’ha più
La Festa della Mamma può essere un momento difficile anche per chi ha perso la propria ed è ancora più importante oggi, trovare un modo per ricordare e celebrare il suo amore. Questo può avvenire attraverso attività simboliche, come piantare un fiore, accendere una candela o semplicemente parlare della mamma e condividere ricordi. È fondamentale offrire un ambiente di supporto e ascolto, soprattutto per i bambini, che possono aver bisogno di esprimere le proprie emozioni e sentimenti.
Celebrare la festa della mamma quando lei non c’è più, può riaprire una ferita o diventare un modo per elaborare il lutto e, soprattutto con i bambini, secondo gli esperti, è importante ricordare di non fare finta che nulla sia mai accaduto. Se la mamma è prematuramente venuta a mancare, diventa difficile, soprattutto per gli adulti, trovare la strategia migliore per evitare che il bambino viva altre situazioni complesse e soprattutto per aiutarlo a gestire le nuove circostanze. I bambini andrebbero aiutati a pensare e a ricordare, ed è importante essere sinceri con i bambini, aiutarli così a elaborare il lutto e accompagnarli, se lo desiderano, a riflettere sulla propria condizione a vivere pienamente le proprie emozioni senza sensi di colpa o di vergogna.
È importante non fare finta che la festa non ci sia
Ogni bimbo è a sé, ogni famiglia ha una sua specificità e bisognerebbe analizzare ogni singolo caso, ma in termini generali sarebbe importante ricordare espressamente al bambino, anche se ha da poco perso la mamma, che sta arrivando la festa della mamma. Essere sinceri e dire la verità fa sempre bene.
Un pensiero ad una mamma nel cuore di tutti i cosentini: Valeria
In questo giorno così speciale, la redazione di Quicosenza vuole mandare un augurio a tutte le mamme e soprattutto ad una di queste, diventata simbolo di speranza: Valeria Chiappetta, mamma della piccola Sofia, la cui storia ha commosso l’Italia intera. Il 21 gennaio scorso, Valeria ha dato alla luce Sofia nella clinica Sacro Cuore di Cosenza. Il giorno successivo, però, un incubo ha sconvolto la sua vita: Rosa Vespa dopo essersi introdotta nella clinica fingendosi infermiera rapisce la bambina portandola via.
Il rapimento ha scatenato un’immediata e massiccia operazione di ricerca da parte delle forze dell’ordine e degli stessi cosentini. Grazie alla collaborazione tra polizia, carabinieri e cittadini, Sofia è stata ritrovata sana e salva poche ore dopo, nella casa di Rosa. A Valeria e Sofia un grande abbraccio: la loro storia rimane un simbolo di speranza e comunità.

