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Fallimento Banca Brutia Cosenza: otto persone rinviate a giudizio

Tribunale-Cosenza

COSENZA – Fallimento della Banca Brutia di Cosenza, arriva la sentenza del Tribunale che si pronucia sul crac dell’istituto. Nel procedimento sono imputate 16 persone per bancarotta fraudolenta. Sono quattro i proscioglimenti, due le assoluzioni e una condanna.

Gli imputati “distraevano il patrimonio di Banca Brutia”

Secondo la Procura di Cosenza, gli imputati avrebbero partecipato a vario titolo «all’adozione delle delibere con cui il Consiglio d’amministrazione accordava sistematicamente la concessione di credito nei riguardi dei terzi, in assenza in capo a questi ultimi del merito creditizio, come risultante anche dalla stessa istruttoria interna alla Banca, dunque, in contrasto con gli interessi patrimoniali dell’istituto di credito, e omettendo, una volta elargito il credito, di porre in essere qualsiasi attività di gestione, monitoraggio e recupero della linea di credito deteriorata, dissipavano e, comunque, distraevano il patrimonio di Banca Brutia»

In otto rinviati a giudizio

Il gup Claudia Pingitore ha disposto il rinvio a giudizio di: Coscarella Antonio, Fabiano Mario, Bonofiglio Roberto, Coglitore Giovanni, Aiello Giuseppe Davide, Stancato Katia Pia, Mirabelli Giovanni e Guglielmi Nunzio.

Una condanna, due assoluzioni e quattro proscioglimenti

Cosentino Alfonso Maria, vicepresidente dal gennaio 2014 all’ottobre del 2014 e componente del Cda dal 2013 al 2014, è stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione. Sono stati assolti Intini Antonio (componente del Cda dal 2005 al 2010) e Santo Luigi (componente del Cda dal maggio del 2010 al dicembre del 2010)

Dichiarato non luogo a procedere, invece, per Baldino Salvatore, Barone Antonio, Grandinetti Filippo e Ventura Eustachio, “poiché il fatto non costituisce reato”.

Quattro i proscioglimenti: Antonio Barone, Filippo Grandinetti, Salvatore Baldino, Eustachio Ventura.

«all’adozione delle delibere con cui il Consiglio d’amministrazione accordava sistematicamente la concessione di credito nei riguardi dei terzi, in assenza in capo a questi ultimi del merito creditizio, come risultante anche dalla stessa istruttoria interna alla Banca, dunque, in contrasto con gli interessi patrimoniali dell’istituto di credito, e omettendo, una volta elargito il credito, di porre in essere qualsiasi attività di gestione, monitoraggio e recupero della linea di credito deteriorata, dissipavano e, comunque, distraevano il patrimonio di Banca Brutia»

Il processo inizierà il prossimo 17 ottobre davanti al tribunale collegiale di Cosenza.

 

 

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