LAMEZIA TERME (CZ) – Il gip del Tribunale di Lamezia Terme ha convalidato il fermo, disponendo il trasferimento nel carcere di Catanzaro, di Pasquale Colelli, di 30 anni, accusato dell’omicidio di Emiliano Torcasio, autista di 52 anni, ucciso nei pressi del lungomare cittadino nella notte fra giovedì e venerdì nella zona di Ginepri da una decina di coltellate. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Vincenzo Quaranta sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme.
Omicidio Emilio Torcasio: i silenzi di Pasquale Colelli
Colelli, assistito dagli avvocati Domenico Villella e Antonio Perri, nell’udienza di convalida davanti al Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha così spiegato il movente dell’omicidio. Nel corso della mattinata di venerdì scorso, 24 ottobre, il 30enne si era presentato spontaneamente nella caserma dei carabinieri ed era stato dichiarato in stato di fermo. Sono in corso ulteriori accertamenti volti alla ricostruzione della dinamica e del movente dell’omicidio.
Dalla serata al bar all’agghiacciante delitto
Emilio Torcasio e Pasquale Colelli, avevano trascorso la serata di giovedì insieme in un bar della città secondo quanto si è appreso dalla ricostruzione fatta dai carabinieri che stanno indagando sul caso. I due, che si conoscevano da tempo, si sarebbero poi allontanati insieme, forse per raggiungere il lungomare lametino dove è avvenuto il delitto. Cosa sia successo dopo che i due si sono allontanati è al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di capire i motivi dell’omicidio. Torcasio, che non aveva precedenti penali, è stato trovato in una pozza di sangue, colpito con diversi fendenti in diverse parti del corpo, in particolare al collo ed al volto.
I difensori di Colelli si sono riservati di valutare, in un secondo momento, se fare richiesta di incidente probatorio per valutare anche lo stato psicologico del 30enne che già in fase di confessione ai Carabinieri è apparso particolarmente provato.
