COSENZA – A 24 ore dall’ultima diffida, si risolve la questione relativa ai disservizi telefonici segnalati dai clienti Rabona. L’associazione per i diritti dei consumatori Codici e la compagnia telefonica mobile annunciano di aver raggiunto un accordo. “Siamo lieti di comunicare l’intesa siglata con Rabona – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e, dunque, di aver chiuso la vicenda che ci ha visti impegnati al fianco dei propri consumatori. Il raggiungimento di questo accordo è la dimostrazione che il dialogo tra imprese ed associazioni dei consumatori, pur nella diversità delle proprie posizioni, può produrre anche esiti positivi, dando vita ad un’intesa in grado di soddisfare da una parte le esigenze del mercato e dall’altra le legittime richieste degli utenti”.
Le parole di Rabona
“Abbiamo trovato un accordo di transazione che estingue di fatto ogni reciproca pretesa – dichiara Rabona –. L’accordo dimostra la solidità strutturale e finanziaria di Rabona, che prosegue il proprio percorso nel mercato delle telecomunicazioni”.
I disservizi telefonici
“I clienti dell’operatore mobile Rabona che si sono rivolti all’associazione Codici, chiedevano di essere tutelati alla luce dei disagi patiti a causa dei disservizi telefonici che si sono verificati e che chi ha seguito il caso conosce ormai bene, saranno risarciti secondo il criterio di omogeneità richiesto dalle azioni collettive. Disservizi che hanno causato pesanti disagi per gli utenti per quanto riguarda chiamate, SMS ed internet. “Per mesi i consumatori non hanno potuto usufruire dei servizi acquistati – aveva afferma Ivano Giacomelli – e non hanno ricevuto alcuna forma di indennizzo. Siamo di fronte a pratiche commerciali scorrette per le quali i consumatori devono essere rimborsati e risarciti. È quello che chiediamo con l’iniziativa legale avviata e che ci ha portato a segnalare il caso ad Agcm ed Agcom”.
L’intervento dell’Autorità
Proprio dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni era arrivata un’importante novità. Agcom affermava che Rabona non aveva provveduto a fornire alla propria clientela un servizio regolare, continuo e senza interruzione, né a rendere agli utenti una informativa trasparente, completa ed esaustiva rispetto all’imminente sospensione dei servizi di rete mobile effettuata, da parte di Vodafone quale operatore wholesale, a decorrere dal 15 marzo 2023 secondo un graduale cronoprogramma e, quindi, non ha consentito loro di poter effettuare scelte informate e consapevoli quali, in particolare, richiedere la portabilità del numero verso altri operatori al fine di assicurare la continuità dei servizi medesimi. “Rabona ha continuato a commercializzare, sul proprio sito aziendale e nonostante l’avvenuta cessazione dei servizi da parte dell’operatore wholesale, offerte di rete mobile senza informare gli utenti dell’indisponibilità dei servizi prospettati”. La società, inoltre, non ha fornito i documenti e le informazioni richieste, impedendo all’Autorità di svolgere le proprie attività di vigilanza rispetto a quanto segnalato dagli utenti.

