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Depuratore di Fuscaldo, il sindaco “l’impianto funziona perfettamente. Combattiamo la maladepurazione”

Fuscaldo Middea Depurazione

FUSCALDO (CS) – “Partiamo da un dato incontrovertibile: le analisi da noi effettuate, sui reflui del nostro depuratore, hanno sempre offerto valori conformi alla norma. L’impianto, inoltre, sta funzionando perfettamente, senza alcuna problematica. Nessuno nega che i problemi ci siano, non mettiamo la testa sotto la sabbia ma lavoriamo proprio per risolverli. Ma dire che l’impianto di depurazione di Fuscaldo sia l’origine dei problemi della depurazione è falsità. Nel periodo di maggior affluenza dell’anno, mentre Fuscaldo sta facendo da traino come presenza all’intero territorio, c’è chi ha cavalcato questa polemica solo per un proprio tornaconto politico e non perchè sinceramente preoccupato per il mare”.

Il sindaco di Fuscaldo Giacomo Middea, con un lungo video pubblicato sulla pagina Facebook del Comune, ha fatto chiarezza sul depuratore del suo comune dopo il sequestro da parte della Capitaneria di Porto ai primi di agosto e la ridda di accuse e polemiche che si sono scatenate. Il sindaco ha annunciato una corposa documentazione che porterà all’attenzione della Procura.

“Ci siamo insediati il 5 ottobre 2021 – ha esordito nel video il primo cittadino. Nel 2018 il depuratore aveva subito una procedura di infrazione, perchè le autorità preposte avevano certificato che un depuratore di quelle dimensioni era totalmente inadatto e insufficiente alla depurazione delle acque all’interno di un comune vasto comune Fuscaldo. Erano state stanziate delle somme, circa 900mila euro, ma quando ci siamo insediati ancora non era stato fatto nulla. Noi abbiamo subito approvato il progetto esecutivo, fatto la gara di appalto e ad oggi i lavori per il raddoppio del depuratore sono in corso e stanno andando avanti. In parte sono stati già ultimati e in altri saranno completati da qui a breve”.

“Appena ci insediamo troviamo una questione spinosa, che poteva ricadere anche nel penale. Ovvero la Capitaneria di porto aveva accertato che una vasca adibita alla raccolta della pioggia in realtà era stracolma di reflui fognari. Abbiamo dovuto trovare all’interno del bilancio delle somme per poter smaltire questi fanghi. Il report sulla balneabilità di Arpacal nel punto alla foce del torrente Maddalena, dove arrivano le acque depurate, segnalava come scarso il livello di balneabilità. Nel 2025 quel report, sempre in quel punto, come risultato dei campionamenti delle acque dava come risultato “eccellente”. Ci siamo arrivati con investimenti sulla depurazione con fondi in parte del bilancio comunale e in parte della Regione, intervenendo anche con il collettamento di alcune abitazioni e la lotta agli scarichi abusivi”.

Poi Middea evidenzia che “il Comune sottopone a campionamenti costanti le sue acque. E i risultati delle analisi sono sempre stati nella norma per quanto riguarda i valori di escherichia coli. Ho letto che nel depuratore mancavano le griglie che invece sono presenti, così come l’asserita mancanza del sistema di disoleatura e invece questo sistema c’è. Quello che è stato scritto non corrisponde alla realtà”.

“Ad Agosto, su un asserita presenza di un bypass, viene posto sotto sequestro l’impianto. Si dice che sarebbe stato costruito un cordolo con un tubo, non di recente costruzione, per far in modo che i reflui possano essere subito gettati nel torrente Maddalena. Se questa fosse stata l’intenzione di chi all’epoca ha costruito quel tubo datata parecchio negli anni, sarebbe stata un’attività comunque inutile perchè subito dopo c’è una griglia che conduce al torrente. Per come ci è stato riferito e per come attesteremo nella documentazione, quel cordolo è stato costruito per fare in modo che i camion e le auto possano danneggiare tombini e quadri elettrici. Inoltre quel tubo è pieno di ragnatele, questo dimostra che niente passa di la”.

“Noi siamo affianco la magistratura e se dovessero emerge profili di responsabilità verso chicchessia, il Comune sarà in primo linea a chiedere che queste persone vengano perseguite. Ma non accetto, e lo voglio dire, speculazioni e diffamazioni che ho letto anche sui social. Sono stato bollato come ladro o lestofante. Ho letto che facciamo cassa con le alici e distruggiamo l’ambiente. Niente di più falso. Nel nostro paese c’è libertà di parola ed è un principio da salvaguardare ma non c’è libertà di calunniare o diffamare“.

 

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