LONGOBUCCO (CS) – Il crollo del viadotto Ortiano 2, avvenuto il 3 maggio scorso, sulla strada che collega Longobucco al mare, ha lasciato nello sconcerto la Calabria e l’Italia intera. Il ponte della strada Sila-Mare ha ceduto improvvisamente, quel mercoledì, sfiorando la tragedia perché Anas aveva bloccato il traffico qualche ora prima.
Il ricordo ritorna inesorabilmente al tragico sfacelo del Ponte Morandi, come menziona lo stesso governatore della Calabria che vuole vederci chiaro con un sopralluogo all’indomani del cedimento. La Procura di Castrovillar intanto apre un’inchiesta su un’infrastruttura costruita solo 9 anni fa, e dunque relativamente ‘giovane’ ma con primi cedimenti a novembre.
Costruire un lungo un fiume: parla il prof Unical Greco
“La scelta di realizzare una strada – la Sila-Mare – lungo un fiume, però, era già stata contastata in passato. “Si può costruire lungo un fiume ma è sconsigliato però realizzare pile, spalle all’interno dell’alveo – spiega Fabrizio Greco, professore ordinario di Scienza delle Costruzioni all’Università della Calabria, in un servizio al TG1. “O meglio – precisa il docente – si possono realizzare con le dovute verifiche”.
Il sindaco chiede a Salvini e Occhiuto un decreto per Longobucco
“Un appello al ministro Salvini e al presidente della Regione Calabria. Un paese come Longobucco non deve morire, per questo chiedo a loro di far sì che questa situazione non continui. Credo al ministro Salvini di fare un decreto per Longobucco, per la messa in sicurezza di questo viadotto. Abbiamo tutto il territorio comunale che è a rischio idrogeologico”. E’ il grido di aiuto che il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, lancia dai microfoni del Tgr Calabria, alle istituzioni dopo il crollo del viadotto ‘Ortiano 2’.
