Site icon quicosenza

Crisi idrica, Tirreno cosentino quasi a secco. Proteste dei turisti, sindaci contro Sorical «subito soluzioni»

Crisi idrica rubinetti a secco niente acqua

COSENZA – La crisi idrica che attanaglia la Calabria sta portando gravi problematiche di approvvigionamento idrico non solo a Cosenza, ma negli ultimi giorni su tutto il Tirreno Cosentino, in particolare nei centri costieri e interni serviti dagli schemi acquedottistici “Pantanelle”, “Santo Nocajo”, “Petrosa-Soleo”, “Ferrera” con un’accentuata riduzione della risorsa idrica anche per la maggiore presenza di turisti, come è normale che sia in estate. Pochissima acqua dai rubinetti e in alcuni casi niente erogazione per diverse ore. E andrà anche peggio visto che è prevista un ulteriore riduzione.

Ulteriore riduzione sull’intero comprensorio Tirrenico cosentino

I comuni che saranno interessati nelle prossimo ore ad un ulteriore riduzione idrica sono Scalea, Papasidero, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Diamante, Grisolia, Maierà, Santa Maria del Cedro, Verbicaro, Belvedere Marittimo, Sangineto, Bonifati, Cetraro, Fuscaldo, Acquappesa, Paola, Amantea, Belmonte Calabro, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi e San Lucido.

Tutti avvisati da una comunicazione di Sorical che non solo evidenzia che persistono criticità che “sono andate accentuandosi con il trascorrere delle settimane ma che, appunto, nelle prossime ore si registrerà un ulteriore diminuzione idrica acuendo una problematica non di poco conto.

Molti sindaci stanno inviando, da più giorni, formali proteste per quanto si sta registrando e su ciò che è divenuto, come ha evidenziato il comune di Fuscaldo “ingiustificabile ed imbarazzante. Sorical sta lasciando migliaia di cittadini, di turisti ed i Comuni, senz’acqua e senza una prospettiva di soluzione. Perciò, non escludiamo azioni eclatanti contro Sorical“.

Anche il sindaco di Acquappesa Tripicchio ha tuonato annunciando denunce “stiamo sollevando mille dubbi sulla gestione della crisi da parte di Sorical e non siamo per nulla soddisfatti di ciò che sta avvenendo, anzi. Ripetiamo: così non si può andare avanti ed ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, anche perché si stanno lasciando cittadini e Comuni senza quella che è una risorsa primaria e necessaria, che andrebbe garantita, SEMPRE! Ho inviato una nuova nota a Sorical. D’altronde, mi conoscete: quando si tratta di difendere e tutelare i diritti e gli interessi della mia Comunità, non guardo in faccia nessuno. Piaccia o non piaccia!

Sorical “in campo attività di manutenzione ordinaria e straordinaria”

Dal canto suo Sorical, nella comunicazione, evidenzia che a fronte della “crescita esponenziale del fabbisogno idrico, come attestato dalle numerose richieste in tal senso che ci pervengono da parte di diversi Amministratori comunali, abbiamo dovuto registrare un ulteriore progressivo e significativo calo della dotazione nelle fonti di approvvigionamento idrico degli acquedotti in questione, che hanno portato a una sensibile riduzione complessiva della produzione idrica rispetto ad anni precedenti caratterizzati da una maggiore disponibilità di risorsa”.

“La situazione critica in atto non consente purtroppo di soddisfare in pieno le richieste di aumento fornitura e alle lamentele, che talora ne conseguono, possiamo rispondere di aver messo in atto ogni attività di manutenzione ordinaria e straordinaria necessaria ad assicurare la massima portata idropotabile erogata, date le risorse idriche disponibili: la riparazione in tempi rapidi di ogni perdita, anche di lieve entità, riscontrata sulle condotte adduttrici dello schema; controllo e monitoraggio costante di portate presso sorgenti, partitori, serbatoi ecc…., con regolazione delle stesse per ottimizzare l’erogazione in funzione dei consumi idrici registrati; attivazione degli impianti di sollevamento e/o di rilancio e loro potenziamento ove possibile con installazione di nuove elettropompe che presentano una maggiore resa in termini di portate.

“Portata comunque adeguata al soddisfacimento del fabbisogno”

Sorical ha comunque spiegato che “gli acquedotti regionali di adduzione, anche nelle condizioni di criticità di cui si è detto, sono in grado, fatte salve limitate eccezioni, di erogare una portata adeguata al soddisfacimento del fabbisogno della popolazione fissato dagli standard di settore, in funzione della classe demografica del Comune, nell’intervallo compreso tra 260 e 350 litri/abitante per giorno, per cui ogni intervento concreto dovrebbe essere orientato, più che al reperimento di risorse idriche addizionali (di non facile attuazione) per il mantenimento di preesistenti situazioni di sovra-fornitura, al raggiungimento di un elevato grado di efficienza del servizio idrico che, considerati i dati degli elevati livelli di perdite nelle reti di distribuzione e di prelievi non legittimi e/o a scopi non idropotabili, richiede da parte di tutti, Amministrazioni e cittadini, una crescente sensibilizzazione e impegno”.

“Contrastare ogni uso illecito e programmare chiuse dei serbatoi”

Viene dunque chiesto a Sindaci e Amministrazioni Comunali di “rivolgere ogni sforzo costruttivo finalizzato a una stretta gestione efficiente delle reti di distribuzione interna, contrastando – anche con durezza – i prelievi e gli utilizzi impropri della risorsa idropotabile. Si invitano quindi le Amministrazioni comunali a voler predisporre, ove non ancora provveduto, opportuni piani operativi ai fini di una uniforme ripartizione all’interno delle reti di distribuzione”.

“A tal proposito ci permettiamo di suggerire – si legge nella nota – quali misure preventive e di equa distribuzione: una capillare informazione alla cittadinanza, finalizzata anche al contenimento dei consumi ed alla limitazione degli sprechi; la programmazione, se necessario, di chiusure programmate delle uscite dei serbatoi, finalizzate al riempimento delle vasche per il successivo utilizzo; la possibilità di sezionare le reti di distribuzione mediante organi idraulici al fine di limitare il frequente fenomeno di svuotamento delle porzioni di rete ubicate alle quote più elevate”.

“Superamento del parametro della dotazione idrica giornaliera”

Il gestore unico del servizio idrico integrato in Calabria conclude ricordando che sa da un lato ci si trova a fronteggiare la “scarsità di risorse” dall’altro c’è una “crescente richiesta d’acqua, che a volte non risponde a logiche di corretto utilizzo della preziosa risorsa idrica come attestato dal frequente superamento del parametro della dotazione idrica giornaliera”. Pertanto viene rinnovato l’invito ad assumere decisioni ferme e rigorose per evitare sprechi e utilizzare correttamente l’acqua approvvigionata.

Exit mobile version