COSENZA – “La nostra Sila pur essendo ricca di risorse idriche, si trova oggi a fare i conti con una crisi ricorrente di approvvigionamento, che mette a rischio le attività agricole, l’ambiente e il benessere delle comunità”. È quanto dicono gli agricoltori riuniti della Sila che in una nota si appellano con urgenza alle istituzioni calabresi.
“Dal nostro lavoro quotidiano e dai risultati di un ampio sondaggio tra di noi, emerge con chiarezza una richiesta fondamentale: la realizzazione di un grande invaso strategico, capace di accumulare acqua in alta quota durante l’inverno, per garantire una risorsa stabile e sostenibile tutto l’anno”. È questa la proposta che arriva da parte di chi ogni giorno lavora a contatto con la terra per inserire all’interno del Piano di Sviluppo Rurale della Calabria una strategia di investimento chiara e che punti su un progetto che poss adare futuro alla Sila.
Crisi idrica in Sila, tutte le proposte degli agricoltori
Oltre alla realizzazione di un invaso in alta quota, gli agricoltori propongono anche la creazione di sistemi di micro-generazione energetica che sfruttino le riserve idriche di inverno, contribuendo alla produzione di energia pulita, all’utilizzo dell’acqua accumulata durante l’estate esclusivamente per fini irrighi e alla realizzazione di opere idraulico-agrarie a basso impatto ambientale, utili anche a ridurre l’uso di motori diesel e di conseguenza delle emissioni inquinanti.
“Siamo certi che questa proposta possa essere una svolta decisiva per la nostra regione – dicono gli scriventi – permettendo di coniugare sostenibilità ambientale, innovazione e autosufficienza. È fondamentale che le vostre decisioni siano orientate a valorizzare le risorse della Sila e a garantire un futuro più solido e dignitoso per i nostri territori”. La richiesta è chiara: “investire con serietà e visione nel risanamento e nella gestione delle risorse idriche della Calabria. Solo attraverso un impegno condiviso potremo tutelare e valorizzare il patrimonio naturale che ci appartiene, per il bene di tutta la comunità”.

