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Cosenza vecchia: infiltrazioni d’acqua mortificano il museo etnografico, Comune promette «ci stiamo lavorando»

COSENZA – Una testimonianza della storia millenaria di Cosenza nel cuore del centro storico. Le mura del museo etnografico, allestito da Federico Mazzei nella Torre dei gradoni Gaeta, raccontano secoli di vita della città vecchia, ma la struttura non può essere sfruttata al meglio a causa di copiose infiltrazioni. L’acqua che proviene dal canalone che attraversa Corso Telesio percola nei locali creando delle vere e proprie pozzanghere. Eppure questo piccolo presidio culturale le cui porte sono aperte al pubblico è molto apprezzato dai turisti che ne riconoscono il valore architettonico. E avrebbe tutto il potenziale per entrare a far parte a pieno titolo della rete museale cittadina in quanto, di fatto, offre quotidianamente gratis ai visitatori la possibilità di conoscere il patrimonio archeologico del territorio.

La scoperta del “tesoro”

«Questo è un basamento di una torre che era qui nel Medioevo, ma ci sono resti palesemente di epoca romana (il pozzo, l’arco), risalenti alla Cosenza di 2000 anni fa» spiega Mazzei, titolare dello storico negozio etnico cosentino, che ha comprato l’immobile circa 35 anni fa. «Era tutto abbandonato a se stesso negli anni Novanta. Ho portato alla luce questo piccolo tesoro di storia semplicemente pulendo nel tempo, con tanta pazienza, ho dovuto gettare camion di immondizia. C’erano circa tre secoli di spazzatura sedimentata che ho rimosso scavando, ovviamente – chiarisce Federico Mazzei – con le autorizzazioni rilasciate dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio. Neanche l’anziano proprietario che mi ha venduto i locali sapeva dell’esistenza di questo pozzo che sembrerebbe parte di un sistema idrico dotato di un antico metodo di filtraggio delle acque».

Le infiltrazioni e i turisti

«Oltre alla lesione con un’ampia crepa che attraversa di lato il palazzo, purtroppo ci sono gravi problemi di infiltrazioni – racconta Mazzei – che non mi permettono di utilizzare lo spazio valorizzandolo al meglio. Si tratta di lavori che non posso fare io da privato perché riguardano i sottoservizi di corso Telesio, reti idrauliche sulle quali deve lavorare il Comune che da decenni sollecito per cercare di risolvere insieme questo disagio e salvaguardare questo presidio culturale. Spero che tra i lavori in corso rientri anche questo intervento sul canalone che si trova sotto la strada e quindi al di sopra del museo. Nonostante ciò ci sono turisti davvero da tutto il mondo che passano da qui e apprezzano il valore del museo etnografico Torre dei gradoni Gaeta: dal Giappone, dalla Svizzera, dal Canada, dagli Stati Uniti, dall’Argentina, dall’Arabia Saudita. Parlo diverse lingue e questo mi agevola nell’illustrare i reperti che ho trovato ed esposto».

I lavori del Comune di Cosenza

Il consigliere comunale con delega al centro storico Francesco Alimena garantisce che i lavori sono stati programmati. «Per ora – afferma Alimena – su quel tratto di corso Telesio e su gradoni Gaeta sono stati fatti dei lavori di ripristino della pavimentazione. L’intervento da 8 milioni di euro che stiamo eseguendo adesso riguarda proprio i sottoservizi e ha l’obiettivo di ripristinare l’intero sistema idrico e fognario del centro storico. Hanno iniziato da Lungocrati, hanno sistemato le vasche di accumulo e in questo momento stanno salendo dal parcheggio dell’Arenella su per via Campagna. Quando arriveranno all’altezza del Duomo si opererà proprio per risolvere questo problema della dispersione delle acque che si ripercuote anche sul museo etnografico e che verranno convogliate in un unico punto. Per quanto riguarda l’adeguamento sismico, la torre è contigua alla Casa delle Culture che è stata messa in sicurezza e quindi dovrebbe dare stabilità, in quanto funge da perno a tutta la zona di gradoni Gaeta».

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