COSENZA – È tempo di bilanci economici in seno al Consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi. Una situazione attuale che il sindaco Franz Caruso definisce “devastante” e “drammatica”, mentre si rammarica per l’allontanarsi dei consiglieri di minoranza dall’aula appena prende la parola per un “intervento di chiarimento”.
Si discute il primo atto di gestione di bilancio dell’amministrazione Caruso, fatto nella “massima trasparenza”, precisa il sindaco “con le note positive e negative dal punto di vista economico, finanziario e contabile”.”Dal 2020 al 2022 c’è stata una fuoriuscita di personale di circa 195 unità“. In questo anno “altre 33 unità sono andate via”, una situazione nettamente sottodimensionata rispetto allo schema ministeriale che vuole in forze almeno 500 dipendenti, precisa il sindaco.
“Alla luce di questa situazione, in questi 18 mesi, credo che quello che abbiamo fatto non sia qualcosa di superficiale. Abbiamo posto in essere tutte le azioni e, nonostante le difficoltà, siamo stati in grado di salvare finanziamenti che erano persi, e siamo stati in grado di mettere in campo un’azione amministrativa i cui frutti si vedranno da qui a qualche giorno.
“Ma qualcosa si è già vista, specifica il sindaco – Sono stati aperti 7 cantieri di agenda urbana”, “sono state avviate le procedure per gli interventi di salvaguardia idrogeologica del nostro territorio”. E ancora “abbiamo recuperato i finanziamenti del CIS per 90 milioni destinati al centro storico ed espletate le gare. Io non credo che non sia stato fatto nulla dal punto di vista amministrativo e dal punto di vista politico”.
Difficoltà per l’amministrazione Caruso, “non solo numeriche”, in termini di carenza di organico, ma anche, tiene a sottolineare il primo cittadino “di capacità, esperienze e professionalità”. Si parla di “personale amministrativo non giovane non ha avuto la possibilità di acquisire competenze specifiche nel corso degli anni, non essendo stati fatti corsi di aggiornamento e professionali negli anni passati”. Azioni che “una amministrazione avveduta”, chiosa Caruso lanciando una stoccata all’ex sindaco Occhiuto – avrebbe dovuto mettere in campo”.
“I cosentini non pagano i tributi ma dal 26% siamo passati al 50%”
“Un dato positivo – prosegue il sindaco – è quello della riscossione dei tributi in questa città. “I cosentini non pagano i tributi con una percentuale irrisoria di pagamenti, quando ci siamo insediati, al 26,1%, oggi siamo al 50%”. Per poi sottolineare che “i frutti” non si vedono dalla sera alla mattina ma “quando arriveranno gli atti esecutivi, con la riscossione forzata, rispetto a quello che non hanno pagato”. “Siamo in una fase di attesa e dobbiamo ancora dotarci dello strumento che può darci un impulso positivo”.
Cosenza aderisce ad Arrical
Disco verde della massima assemblea cittadina, in questo caso all’unanimità dei consiglieri presenti, all’ “Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria” (Arrical) ai sensi della Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10, riguardante l’organizzazione dei servizi pubblici locali dell’Ambiente.
“Siamo stati protagonisti di un’azione che non era di contrasto alla Regione ma di difesa del ruolo dei consigli comunali e dei comuni perché Arrical è un’associazione dei comuni che è chiamata a gestire le risorse idriche e il settore dei dei rifiuti e che doveva avvenire sulla scorta di un interesse e di un intervento preventivo dei comuni”, ha detto il sindaco nel suo ultimo passaggio.
“Non c’è stato il coinvolgimento da parte della Regione e dei Comuni ed è arrivata poi una legge a dir poco discutibile. E allora noi, come comune responsabile, siamo stati i capofila di un’azione regionale che ha portato tutti i comuni della regione a discutere della bontà dell’impostazione data, modificata in corso d’opera dai tanti decreti del commissario Gualtieri, emessi da aprile fino ad oggi per modificare quel percorso che la Regione aveva indicato e che era in conflitto con la volontà dei Comuni. E noi siamo riusciti a farli modificare.
Dobbiamo comunque aderire ad Arrical, ma con la specificazione che chiederemo al Presidente della Regione di convocare l’assemblea di Arrical per dotarla dei suoi organismi statutari e per dire no alla prosecuzione del commissariamento. Quando ci saranno gli organismi, saranno quelli a decidere come proseguire nella gestione o nell’individuazione del gestore del settore dei rifiuti e del settore idrico nella nostra regione. Abbiamo contestato anche il fatto che la Regione mantenga il diritto di nominare il direttore generale di Arrical. Se non avessimo aderito ad Arrical – ha concluso il Sindaco – considerata la scadenza della convenzione che regola i rapporti tra la vecchia ATO, cui Arrical è subentrata, e Calabra Maceri per lo smaltimento dei rifiuti, dal primo luglio Cosenza non saprebbe dove andare a conferire. L’adesione, dunque, è una necessità anche indotta, ma deve essere portatrice della nostra volontà forte di rimettere in piedi un’azione di difesa delle autonomie e delle scelte dei comuni“.
