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Cosenza, Rende e hinterland senz’acqua: inefficienze e bollette salate: diffidata la Sorical

Sorical protesta la Base

COSENZA – Una diffida formale è stata inviata alla Sorical, l’ente regionale che gestisce il servizio idrico integrato, con la quale si contestano gravi inadempienze contrattuali e violazioni delle norme sul consumo e sulla qualità del servizio pubblico.

A presentarla è stato il Movimento la Base di Cosenza attraverso l’Associzione di base dei Consumatori (A.Ba.Co.) che lamenta una gestione inefficiente, discontinua della rete idrica e gravi inadempimenti contrattuali nella gestione della rete idrica nel Comune di Cosenza, Rende e Castrolibero. “L’assenza di acqua corrente nelle case e in tutti gli edifici pubblici e privati dell’area urbana continua ad essere un problema enorme e spesso drammatico per migliaia di persone. Le scorse settimane – scrive il Movimento – a margine della mobilitazione da noi promossa presso gli uffici Sorical di Rende, abbiamo annunciato che non ci saremmo fermati e che saremmo andati avanti anche in questa battaglia”.

Cosenza, Rende e hinterland senz’acqua: le criticità segnalate

Secondo la diffida del movimento, gli utenti dei tre comuni subirebbero ripetute perdite e rotture nelle condotte, con conseguenti interruzioni del servizio idrico, danni alle proprietà private e spreco di risorsa pubblica. A ciò si aggiungerebbe una qualità dell’acqua non conforme agli standard di legge con possibili rischi per la salute. Contesta inoltre l’addebito agli utenti di costi di riparazione o manutenzione per danni non imputabili alla loro condotta, considerandoli oneri indebiti e in violazione della normativa vigente.

Rispettare gli obblighi previsti dal Codice del Consumo

Nella diffida viene richiamata, quindi, Sorical al rispetto degli obblighi previsti dal Codice del Consumo e dal D.Lgs. 152/2006, diffidandola a ripristinare la regolarità e la qualità del servizio entro 15 giorni, oltre a rimborsare i costi indebitamente applicati.

“In mancanza di riscontro – evidenza la Base -, siamo pronti ad agire anche mediante class action, a tutela dei diritti dei cittadini e del principio di corretta gestione dei servizi pubblici essenziali. Anche in questo caso, le amministrazioni regionali e comunali non sono in grado di offrire risposte ai cittadini. La mobilitazione proseguirà. Non possiamo arrenderci all’idea di continuare a vivere senza la garanzia di un bene primario e fondamentale come l’acqua”.

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