COSENZA – «E’ vergognoso quanto sarebbe accaduto a Cosenza». Il deputato della Lega, Rossano Sasso, responsabile della campagna elettorale della Lega in Calabria fa riferimento alla vicenda di Jlenia Sardano, madre di una bimba di 2 anni e dipendente del Pd, che sarebbe stata licenziata dopo 15 anni di lavoro, alcuni dei quali addirittura in nero, senza percepire diversi stipendi e il trattamento di fine rapporto per circa 15mila euro. La Schlein sarebbe stata più volte chiamata da questa donna, madre e lavoratrice, ma non avrebbe mai risposto».
«Il capo del Pd – prosegue Sasso – che ciarla di salario minimo e di tutele dei lavoratori, tra una consulenza della sua armocromista e un’intervista in tv, non ha trovato il tempo di rispondere ad una donna che per il Pd ha speso la sua vita? Sfruttamento del lavoro in nero, maltrattamento di una lavoratrice, umiliazione e stipendi non pagati: la Schlein chiarisca». Una vicenda, quella di Ilenia Sardano, che pare stia creando anche malumori all’interno della segreteria romana del Partito Democratico.
La storia di Jlenia Sardano
Licenziata dalla federazione provinciale del Partito Democratico di Cosenza dopo aver lavorato per il Pd per 15 anni, prima in nero, poi assunta a tempo indeterminato come segretaria amministrativa dal 2015 a dicembre 2022. A raccontare la vicenda è stato il quotidiano La Verità.
Il 31 dicembre 2022 infatti, la 44enne riceve la lettera di licenziamento. Ovvero la Risoluzione del rapporto di lavoro per riduzione del personale. Chiede e ottiene la Naspi: 699 euro al mese prima, 597 poi. Il 30 marzo 2023 il suo avvocato Marco Oliverio, trovatole dalla Cgil, ottiene un’ingiunzione del tribunale: il Pd deve darle circa 12 mila euro, visto che nel frattempo ne ha ricevuti 2.500. Jlenia manda una lettera alla segretaria Schlein chiedendole «di intervenire in prima persona per sistemare quanto prima questa incresciosa situazione» facendo riferimento al primo maggio, e alle sue dichiarazioni di difendere i lavoratori e lottare contro il precariato. «Tante belle parole che però poi si scontrano con la realtà dei fatti». il 2 febbraio 2024 il Tribunale di Cosenza ha respinto il ricorso del Pd condannando la federazione provinciale a pagare quei 14 mila euro. Ma sono trascorsi mesi senza che sia cambiato nulla.
Simona Loizzo (Lega) «inaccettabile»
Anche Simona Loizzo, deputata calabrese della Lega interviene in merito: “Licenziare una madre di una bimba di due anni, dopo 15 anni di lavoro, senza farle percepire la totalità degli stipendi e il Tfr per circa 14mila euro, sarebbe già di per sé un fatto molto grave. Ma quando a fare questo è il Pd, che si erge a paladino dei lavoratori, diventa inaccettabile. Schlein non ha nulla da dichiarare? Perché non risponde a Jlenia Sardano, la protagonista di questa vicenda, che più volte l’ha interpellata? Il Pd chiarisca”.
L’avvocato Oliverio «La Lega fa il proprio gioco elettorale»
“La mia assistita ha vinto il procedimento ed abbiamo proceduto con decreto ingiuntivo, il Pd ha fatto ricorso, ma il giudice ha rigettato l’opposizione, tutto ciò si riferisce ad un paio di mesi fa. Abbiamo promosso un’azione esecutiva, ma non abbiamo trovato nulla”. A dirlo è l’avvocato Marco Oliverio, legale della signora Jlenia Sardano. “Che oggi la Lega esca su questa vicenda – ha detto l’avvocato Oliverio – interessa poco. Del resto la Lega fa solo il proprio gioco elettorale. L’unica certezza è che la mia assistita ha fatto valere le sue ragioni nelle sedi opportune e ora il partito a livello nazionale deve farsene carico”.
 
	

