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Cosenza, la svolta del centro storico: il Comune interviene sugli edifici privati a rischio crollo – VIDEO

COSENZA – LA città vecchia si appresta a vivere una trasformazione storica, grazie al decimo cantiere del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS). Un intervento reso possibile da un finanziamento ministeriale ad hoc, denominato “Accessibilità”, che consente di mettere in sicurezza edifici privati a rischio crollo senza gravare sul bilancio comunale. «Senza questi interventi dall’esterno e sul suolo pubblico, non saremmo in grado di riaprire le strade chiuse al transito pedonale e veicolare e, quindi, garantire l’accessibilità prevista dal finanziamento stesso” ha spiega Francesco Alimena, delegato del CIS per il Comune di Cosenza. “Si tratta di un progetto frutto di studio e duro lavoro“.

Per la prima volta interventi sugli edifici privati a rischio crollo

Proprio nel luogo dell’ultimo crollo, Alimena ha illustrato l’importanza di questo intervento, definendolo una vera svolta per la città. “È il cantiere più importante per Cosenza Vecchia, una vera rivoluzione. Penso che sia l’annuncio più bello che potevamo fare per il quartiere” ha dichiarato ai nostri microfoni. “Non si tratta solo di migliorare l’accessibilità con il rifacimento delle strade, la sistemazione dei percorsi meccanizzati, scale mobili ed ascensori per garantire ai visitatori una mobilità sostenibile. Stiamo intervenendo su dieci edifici privati a rischio crollo, un’azione mai realizzata prima“.

Il Comune di Cosenza ha finalmente ottenuto la possibilità di intervenire su immobili privati a rischio, un problema rimasto irrisolto per anni a causa di vincoli burocratici e mancanza di fondi. Grazie a un metodo innovativo sviluppato con l’impegno del gruppo di lavoro del centro storico e dei tecnici coinvolti, ora è possibile mettere in sicurezza grandi ruderi che, pur essendo sottoposti a ordinanze di messa in sicurezza, non sono mai stati sistemati dai proprietari.

Obbiettivo è terminare i lavori entro il 2026

Faremo quello che si diceva non si potesse fare: metteremo in sicurezza questi edifici non con fondi di bilancio, ma attraverso un finanziamento dedicato nell’ambito del CIS, decimo cantiere. L’obiettivo è terminare i lavori entro il 2026 e restituire ai cittadini un centro storico più sicuro e vivibile. Non sarà più un luogo abbandonato al degrado, ma un ambiente accogliente, con strade riaperte e edifici messi in sicurezza“.

Il ruolo fondamentale della Mappatura e delle Associazioni

Un aspetto chiave del progetto è stato il contributo delle associazioni e dei comitati locali. In particolare, la Lupiambiente Cosenza ODV ha svolto un ruolo determinante attraverso la mappatura degli edifici a rischio crollo, segnalata al Comune di Cosenza. Questo lavoro ha fornito la base per individuare le strutture più urgenti su cui intervenire. “Ci tenevo a ringraziare proprio le associazioni e i comitati che hanno collaborato alla mappatura, un’attività fondamentale per individuare i palazzi in pericolo. Grazie a questo lavoro, mettiamo in sicurezza i 20 edifici certificati come a rischio crollo nel centro storico di Cosenza“, ha aggiunto Alimena.

La Lupiambiente Cosenza ODV, impegnata nel settore della protezione civile, ha espresso gratitudine nei confronti dell’amministrazione comunale per aver dato seguito alla segnalazione e si è detta pronta a proseguire nel monitoraggio e nella promozione di ulteriori interventi per il recupero degli altri edifici classificati a rischio.

Un dato storico e la necessità di una normativa nazionale

L’intervento nel privato segna un precedente importante: mai prima d’ora il Comune era riuscito ad agire direttamente su edifici privati abbandonati e a rischio crollo. Questo risultato apre un interrogativo cruciale: cosa accadrà agli altri edifici nella stessa condizione? Una possibile soluzione potrebbe essere l’introduzione di una normativa nazionale che consenta agli enti locali di intervenire in modo strutturale su immobili pericolanti attraverso sequestri mirati per la messa in sicurezza.

“Regolamentare una legge dello Stato in questa direzione significherebbe dare un quadro chiaro e definitivo per prevenire situazioni di pericolo e degrado in tutti i centri storici d’Italia” . Il decimo cantiere del CIS rappresenta, dunque, non solo un passo avanti nella tutela del patrimonio storico di Cosenza, ma anche un modello di collaborazione tra istituzioni e cittadini per la sicurezza e la valorizzazione del territorio.

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