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Cosenza, la Sila e Mendicino protagoniste a Locarno con il film “Il Vangelo di Giuda” di Giulio Base

COSENZA – Alcuni dei luoghi più belli ed iconici della Calabria arrivano sul grande schermo e trovano lustro a livello europeo. Sono stati protagonisti, infatti, del Festival di Locarno, la manifestazione cinematografica più rilevante della Svizzera, e tra le più importanti d’Europa, giunta alla 38esima edizione. Tra questi ci sono anche alcuni scorci della città di Cosenza e della Sila che compaiono nella pellicola de “Il Vangelo di Giuda” di Giulio Base che è stata presentata nella giornata di ieri, fuori concorso, in prima mondiale al Festival in programma fino al 16 agosto.

Il film è stato girato interamente in Calabria grazie ad una importante attività di promozione del territorio voluta e sostenuta da Calabria Film Commission. Ben 71 le maestranze calabresi che hanno lavorato al progetto. Il cast che ha preso parte al film è di calibro internazionale e comprende anche Giancarlo Giannini. 

I luoghi scelti: dal Castello Sveto al Lago Cecita fino al Monte Cocuzzo

Le riprese si sono svolte in diverse location della Calabria e tra queste spicca anche Cosenza, con il suo Castello Svevo che svetta tra le scene ed il centro storico della città dei Bruzi, il bellissimo lago Cecita, uno dei paesaggi più belli del Parco nazionale della Sila. Anche Mendicino ha catturato l’attenzione di Giulio Base che per l’ambientazione di alcune scene ha scelto il Monte Cocuzzo e alcuni scorci di Corigliano Rossano. 

A Locarno la Calabria è stata presente anche con “Io non ti lascio solo”, di Fabrizio Cattani , inserito nella sezione “Locarno Kids” del festival.  Alla proiezione in Svizzera era presente la Fondazione Calabria Film Commission con il presidente Anton Giulio Grande che ha portato il suo saluto evidenziando come “la presenza ad uno dei più prestigiosi e storici festival internazionali, con lavori di genere diverso ma incentrati su una forte promozione del territorio, è un segnale di continua crescita del settore. I due film presentano scenari diversificati di grande rilievo storico paesaggistico, con il prezioso lavoro di maestranze calabresi”.

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