COSENZA – Un’attesa e auspicata continuità con le vicende umane e politiche del sindaco don Pepè, figura cardine del precedente romanzo Iubris, ma che nulla toglie (valorizzandole anzi in maniera esponenziale) alle suggestioni di un nuovo percorso narrativo per molti aspetti ancora più originale e coinvolgente della prima esperienza letteraria. Il tutto, sullo sfondo di una sottile ed efficace introspezione analitica dedicata al potere. Ieri come oggi, tema centrale nella quotidianità politica, culturale, economica e sociale.
E’ “L’ultimo Re”, il nuovo romanzo storico di Attilio Sabato, giornalista e direttore dell’emittente regionale Ten, che torna a cimentarsi con un argomento di indubbio fascino ed interesse: le ripercussioni sugli interessi generali, i vantaggi o le penalizzazioni che, a seconda dei casi, dall’esercizio del potere discendono dalla notte dei tempi, in ogni aspetto della vita. Ragioni più che sufficienti, assieme ad una trama che mostra un’intenzionalità investigativa ancora più determinata e avvincente della precedente, per rendere la prima uscita de L’ultimo Re un atteso evento della stagione culturale appena iniziata.
Domani alle 18 Attilio Sabato darà vita sul Terrazzo Pellegrini ad un “dinamico” confronto sul suo ultimo romanzo. E’ il caso di dire: per ascoltare chi avrà letto il suo libro, vista la formula dell’incontro, diversa dagli eventi cui siamo abituati. Non più il susseguirsi di interventi e relazioni, affidate ad esperti e cultori della narrazione letteraria, ma il coinvolgimento diretto, senza barriere, del pubblico, che dirà del romanzo, dei suoi aspetti peculiari e di ciò che rappresenta, secondo una formula partecipativa capace di suscitare proficue interazioni culturali. Basti sapere questo, per ora.
Poco, forse, in rapporto all’abitudine con i classici appuntamenti librari; una novità, al contrario, se si guarda all’obiettivo, sovrano e fondamentale, di rendere davvero partecipi e attivamente coinvolti i lettori.
