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Cosenza festeggia oggi il “Santissimo Crocifisso”: una lunga storia di fede, amore e miracoli

Festa Santissimo Crocifisso Cosenza

COSENZA – La festività religiosa del 3 maggio, dopo quella della Santa Madonna del Pilerio, patrona della città, è tra le più sentite e partecipate a Cosenza, con migliaia di pellegrini in preghiera verso il Santuario per l’intero periodo della novena. La Festa del Santissimo Crocifisso è una storia di fede e d’amore lunga 4 secoli che si celebra nella chiesa, diventata Santuario a cui è annesso un convento, sede di una comunità di frati minori Cappuccini, gestori del santuario nel quale il Crocifisso è particolarmente venerato. Questo luogo rappresenta uno dei tratti maggiormente caratteristici dell’identità, un luogo di fede e coscienza civica, un luogo di storia e profonda spiritualità. E il quartiere della Riforma è al centro dei festeggiamenti: qui si svolgeva anche una tradizionale fiera, con la presenza di decine di espositori e un gran numero di visitatori, musica, gare sportive e giochi popolari.

Il Santissimo Crocifisso di Cosenza, il cui Santuario è conosciuto anche con il nome di “Riforma”, per la presenza nel convento dei Frati Riformati, appartenenti alla famiglia francescana. I Frati, favorirono lo svilupparsi del culto del Santissimo Crocifisso, che in seguito, si considerò miracoloso. È dal 3 maggio del 1600, che infatti, la città di Cosenza, ogni anno, celebra con solennità questa memoria.

Il Santissimo Crocifisso e il miracolo

Nel corso di quattro secoli, tanti miracoli e prodigi ad opera del Santissimo Crocifisso: scampo nelle calamità naturali, salute ai mali fisici, sollievo alla sofferenza dell’anima. Non tralasciando il fatto che ha salvato la città di Cosenza e la sua popolazione durante i terribili combattimenti della Seconda Guerra Mondiale. Ed è proprio durante il bombardamento del 3 maggio 1943, che la chiesa venne rasa al suolo, insieme al Convento, con conseguente distruzione di documenti di archivio e opere d’arte. Solo il Simulacro del SS. Crocifisso, rimase indenne al fuoco e alle fiamme. L’edificio religioso, venne ricostruito grazie all’architetto cosentino, Salvatore Giuliani. Il 25 novembre 1953 la chiesa, quasi ristrutturata, venne riaperta al culto tramite la solenne consacrazione dell’arcivescovo Mons. Aniello Calcara.

Il 1959, è l’anno in cui, dopo aver ripristinato quasi interamente il convento, senza aiuti dallo Stato, per non perderlo, i Frati si videro costretti ad acquistarlo, come se non fosse di loro proprietà. E poiché l’attuale convento cappuccino a Cosenza risultava pienamente efficiente, e la chiesa finita, domenica 15 febbraio 1976 si inaugurò, con la partecipazione dell’Arcivescovo Enea Selis, davanti ad un numeroso popolo di devoti, nonché appartenenti al clero secolare.

I festeggiamenti

In realtà, i festeggiamenti iniziano, il 23 aprile con l’esposizione dei venerati simulacri del SS. Crocifisso e della Madonna Addolorata, con una solenne celebrazione eucaristica durante la quale, il popolo offre l’olio che serve ad alimentare la lampada la cui luce, si riaccende ogni anno in questo giorno. Poi il 24, si inizia al mattino con la Santa Messa e al pomeriggio con la recita del rosario e il canto della Salve Regina all’Addolorata. Si conclude con la recita della “Coroncina alle Cinque Piaghe”. Il 1 maggio, il SS. Crocifisso si porta in processione nel piazzale dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, con celebrazione eucaristica cui partecipano personale medico e ammalati. Il 2 maggio, si celebrano i primi Vespri dinnanzi al Santissimo Sacramento e poi si rinnova la consacrazione

La festa del 3 maggio

Nel giorno della festa, il 3 maggio, l’inizio della giornata è annunziato dal suono dei tamburi. Alle 10, si inizia con la celebrazione e il sindaco di Cosenza offre i fiori in segno di devozione dell’intera città, al SS. Crocifisso.  Alle 17.30, segue la Messa nel Piazzale della Riforma, e alle 18 terminata la celebrazione, le campane iniziano a suonare a festa, accompagnate dagli spari e dalle note delle bande musicali. Si portano in processione la statua della Vergine Addolorata e quella del miracoloso simulacro del SS. Crocifisso. La folla esulta emozionata, uscendo dalla Chiesa. Poi si prosegue con la processione per le vie di Cosenza, tra migliaia di luci colorate. E nella Piazza della Riforma agghindata a festa, non mancano le bancarelle, e la gioia di una festa tanto attesa.

La fede e la speranza

Quella in onore del Santissimo Crocifisso è una festa di maggio, il mese delle rose e della Madonna, che sa di fede e di miracolo.

 

 

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