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Cosenza: controlli a tappeto dell’Ispettorato del lavoro, sospese 8 attività su 10

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COSENZA – Le attività di controllo e vigilanza sono state svolte con i carabinieri del Nil, ed hanno interessato i settori del commercio e dell’edilizia. Cinque le imprese edili ispezionate. Nelle prime due sono stati trovati 6 lavoratori su 6, sprovvisti di regolare assunzione. Gli ispettori hanno pertanto disposto la sospensione dell’attività imprenditoriale e l’irrogazione della somma aggiuntiva di 2.500 euro, oltre all’irrogazione della maxi-sanzione per lavoro sommerso, per un totale di 23.400 euro.

Lavoratori in nero su un ponteggio

Nel secondo cantiere ispezionato è stato rinvenuto, peraltro, un ponteggio a due piani con 2 lavoratori su 2 in nero. Dalle verifiche condotte è emerso che l’azienda non era iscritta al registro delle imprese ed era priva di patente a crediti. Si è così proceduto a contestare la datorialità di fatto, a sospendere l’attività di impresa e ad elevare la maxi-sanzione per lavoro sommerso. La ditta è stata, infine, allontanata dal cantiere. Le sanzioni irrogate ammontano a 12.300 euro.

Anche nella terza e nella quarta impresa edile sono stati trovati lavoratori in nero. In particolare, in una delle due è stato accertato il 50% di lavoro irregolare (1 lavoratore su 2). Entrambi i lavoratori rinvenuti, peraltro, erano sprovvisti di visita medica preventiva di idoneità al lavoro, mentre il datore di lavoro risultava sprovvisto di patente a crediti. Sono state, perciò, disposte prescrizioni in materia di salute e sicurezza. E’ stata sospesa l’attività imprenditoriale ed è stata elevata la maxisanzione per lavoro sommerso. Il totale delle sanzioni ammonta a oltre 8.600 euro.

Nell’altra impresa ispezionata sono stati trovati 3 lavoratori su 4 in nero: è stato pertanto adottato il provvedimento di sospensione dell’attività di impresa ed è stata elevata la maxi-sanzione per 14.200 euro. Gli ispettori tecnici, anch’essi presenti alle attività di verifica hanno, invece, proceduto ad impartire delle prescrizioni relative all’allestimento del ponteggio presente nel cantiere.

Nel quinto cantiere oggetto di verifica sono state rinvenute tre differenti aziende: una prima ditta esecutrice delle opere murarie; una seconda esecutrice dell’impianto elettrico ed una terza esercente attività idraulica. Nella ditta impegnata alle opere murarie è stato trovato un lavoratore in nero, peraltro sprovvisto di permesso di soggiorno. Nei confronti della ditta è stata adottata la sospensione dell’attività imprenditoriale ed è stata elevata la maxi-sanzione per lavoro nero, pari a 6.400 euro.

Cinque le imprese ispezionate nel settore del commercio

In due microimprese sono stati trovati 2 lavoratori in nero – uno per ogni azienda – ed è stata elevata la maxi-sanzione di 3.900 euro per ciascuna delle due ditte. Anche nelle altre tre – delle quali una operante nel settore parafarmaceutico – è stato rinvenuto lavoro nero: nella prima, è risultato irregolare l’unico lavoratore presente, nella seconda 1 lavoratore su 2, nella terza 1 su 3. Per ciascuna delle aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ed è stata elevata la maxi-sanzione per lavoro sommerso, pari a 3.900 euro per ciascun lavoratore sprovvisto di regolare assunzione.

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