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Cosenza: Casa San Francesco in difficoltà, mons. Checchinato lancia un appello alle istituzioni

COSENZA – L’Arcivescovo di Cosenza, monsignor Giovanni Checchinato, insieme alla Caritas diocesana e a tutte le componenti della Chiesa locale, ha voluto manifestare la propria solidarietà e vicinanza a Casa San Francesco, struttura gestita dai padri Cappuccini della provincia, che svolge un ruolo prezioso nell’assistenza a poveri e persone vulnerabili.

Monsignor Checchinato ha espresso profonda preoccupazione per il possibile ridimensionamento dei servizi offerti agli ultimi, a coloro che nella società sono spesso invisibili e marginalizzati, e che pagano il prezzo più alto dei ritardi e della disattenzione.

Con forza, l’arcivescovo ha lanciato un appello alle Istituzioni di ogni ordine e grado, affinché individuino e mettano in campo soluzioni concrete per sostenere questo importante “avamposto sociale” che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la solidarietà e l’accoglienza nel territorio cosentino.

L’allarme lanciato da Pasqualino Perri: “difficoltà a garantire i servizi ai più fragili”

Con sincero imbarazzo ma con profondo senso di responsabilità, Casa San Francesco di Cosenza ha descritto la grave situazione che vive oggi la struttura impegnata nell’assistenza ai poveri e ai vulnerabili del territorio urbano. L’opera, ispirata al messaggio di San Francesco d’Assisi, garantisce servizi essenziali come mensa, docce, sostegno alimentare e accoglienza residenziale per 85 persone, ma si trova in serie difficoltà a causa della scarsità di risorse economiche, quasi assenti, e dell’aumento esponenziale delle necessità sociali.

Il blocco delle nuove accoglienze a partire dal 2025, dovuto a finanziamenti regionali insufficienti e a una complessa riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali, rischia di lasciare senza risposta situazioni di grave disagio, soprattutto tra persone con problemi psichiatrici, dipendenze, o prive di riferimenti familiari.

Casa San Francesco sottolinea come il fenomeno della povertà si stia aggravando, mettendo a rischio non solo i servizi offerti ma anche l’occupazione di un capitale umano qualificato e motivato. L’appello va alle istituzioni affinché riconoscano e sostengano concretamente il ruolo cruciale di questa realtà sociale, evitando che la dimensione umana venga sacrificata a logiche di sostenibilità economica e di mercato. “Non perdiamo i valori che ci guidano – conclude Pasqualino Perri – e aiutiamo chi ogni giorno si impegna per una vita migliore per i più fragili”.

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