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Cosenza: ‘carte false’ per rimanere in Italia, eseguite cinque misure cautelari

Polizia carte false immigrazione Cosenza

COSENZA – E’ scattata alle prime ore di oggi una vasta operazione da parte della Polizia di Stato di Cosenza, per l’arresto di cinque persone un imprenditore, un commercialista e tre soggetti stranieri – accusate di aver favorito la permanenza illegale nel territorio dello Stato di numerosi stranieri, mediante la presentazione di false attestazioni presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione.

Le falsificazione sarebbero state utili ad attivare e concludere la procedura di emersione dal lavoro irregolare che consentiva agli stranieri di richiedere, e successivamente ottenere, un titolo di soggiorno che ha apparentemente regolarizzato la loro permanenza sul territorio italiano. Inoltre, un soggetto extracomunitario è indagato anche per il reato di estorsione nei confronti di alcuni connazionali. Le misure cautelari sono state emesse su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del predetto capoluogo. La complessa operazione sta impegnando decine di poliziotti della Squadra Mobile, coadiuvati nella fase esecutiva da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine.

L’indagine partita da una rissa

Secondo quanto emerso le indagini sarebbero partite a seguito di una rissa in città avvenuta a maggio del 2021, che ha visto coinvolti due cittadini extracomunitari. Rissa scaturita dal pagamento di somme di denaro nei confronti di cittadini stranieri al fine di poter occupare alcune aree per la vendita ambulante. Nell’indagine  è contestata ad alcuni indagati anche l’accusa di estorsione.

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