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Cosenza, avrebbero incassato indennità e straordinari per turni mai svolti: chiuse le indagini della Procura

COSENZA – La procura della Repubblica di Cosenza ha chiuso le indagini nei confronti 8 persone sulla presunta truffa all’Azienda Ospedaliera di Cosenza. In particolare l’inchiesta – coordinata dal sostituto procuratore Antonio Bruno Tridico – è relativa al periodo tra il 2020 e il 2023 ed è a carico di alcuni dipendenti amministrativi in servizio presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza accusati di aver incassato somme per prestazioni lavorative, come turni festivi, notturni e di straordinario, in realtà mai svolte.

Le indagini, partite dopo l’esposto dell’allora Commissario Vitaliano De Salazar che notò delle anomalie sulla busta paga, vennero svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza e della Aliquota del Corpo della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la locale Procura, con la collaborazione, per gli aspetti di rispettiva competenza, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’INPS di Reggio Calabria. Avevano anche portato ad un sequestro complessivo di valori e beni per oltre 220.000 euro. I finanzieri avevano acquisito e analizzato una corposa documentazione dell’AO da cui era emerso come collaboratori amministrativi della Azienda avessero indebitamente retribuito, in favore di altri dipendenti, indennità per turni festivi, straordinari, notturni e reperibilità non corrispondenti alle prestazioni realmente effettuate.

In particolare, l’esame delle buste paga e delle “badgiature” aveva evidenziato come gli indagati abbiano effettivamente percepito ingenti somme sia per indennità non spettanti sia per ore di straordinario mai svolte, spesso anche in numero rilevante, ovvero “svolte” ma liquidate in riferimento a periodi in cui il dipendente, a volte, risultava in malattia. A loro volta, i beneficiari dei compensi avrebbero ricambiato il favore, accreditando parte delle somme agli impiegati compiacenti. Gli indagati avranno adesso 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati.

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