CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Negli ultimi cinque anni la strada statale 106 ha collegato due aree dello stesso comune, ovvero quella di Corigliano e quella di Rossano che, di fatto, appartenevano allo stesso comune di Corigliano Rossano. Secondo almeno 4000 persone questa infrastruttura dovrà tornare a collegare, come accadeva fino al 2018, due comuni autonomi, ovvero quello di Corigliano Calabro e quello di Rossano.
La fusione, infatti, secondo un gruppo di cittadini, non ha prodotto gli effetti sperati; loro sono il Comitato per il Ritorno all’Autonomia, che, fino a questo momento, ha raccolto ben 4.000 firme di cittadini di Corigliano Rossano per chiedere alla Regione l’indizione del referendum relativo alla proposta di legge “Costituzione dei Comuni autonomi di Corigliano e Rossano” che prevede appunto il ritorno all’autonomia dei due comuni originari. Per l’indizione del referendum, ora, servono altre 1000 firme; la soglia, infatti, è a 5000. Per quanto possano sembrare tante, bisogna anche ricordare che la popolazione di Corigliano Rossano sfiora gli 80000 abitanti, dunque, per arrivare poi comunque all’autonomia, serviranno ben altri numeri.
Ma la raccolta firme potrebbe non essere sufficiente e la problematica non sarebbe relativa ai numeri, ma ad una legge regionale approvata lo scorso 22 dicembre. Secondo quanto deciso dai consiglieri regionali, infatti, prima di 15 anni, non è possibile indire un referendum per chiedere l’autonomia di due o più comuni che hanno dato vita ad nuovo comune scaturito da fusione. Il Comitato per il ritorno All’autonomia promette battaglia, ma di questa vicenda certamente se ne parlerà ancora a lungo.

