COSENZA – Si è riunito ieri pomeriggio il Consiglio comunale nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, che ha approvato le tre mozioni in discussione, da quella relativa alla revisione del disegno di Legge 1240 del 2024 a tutela delle ricercatrici e dei ricercatori, alla mozione per l’istituzione della giornata nazionale in memoria delle vittime degli errori giudiziari, presentata dal Gruppo consiliare di “Fratelli d’Italia” per finire con l’approvazione della mozione relativa al potenziamento dell’illuminazione pubblica nel territorio comunale (primo firmatario il consigliere comunale Francesco Caruso).
Il civico consesso ha inoltre approvato anche gli altri punti all’ordine del giorno: l’aggiornamento dell’imposta municipale di soggiorno, la modifica al Regolamento Comunale concernente la disciplina dei controlli interni, prendendo, infine, atto della relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa, eseguito ai sensi dell’art. 9 del Regolamento approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 2 del 7 gennaio 2013, per come modificato con deliberazione n. 38 del 6 novembre 2020.
In apertura di seduta è stato discusso l’ordine del giorno, primi firmatari la consigliera comunale Bianca Rende e il consigliere comunale Francesco Graziadio, sulla revisione del Disegno di Legge 1240 del 2024 a tutela delle ricercatrici e dei ricercatori. Bianca Rende ha dato lettura al testo della mozione con la quale il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a fare propria e a inoltrare al Governo italiano la richiesta di abrogare, per quanto concerne il DDL A. S. 1240, concernente “Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca”, gli articoli 22-bis, 22-ter e 22-quater, che riducono la durata dei contratti di ricerca e le risorse a disposizione, aumentando il precariato, diminuendo la possibilità già limitata dell’entrata in ruolo dei ricercatori.
La mozione impegna inoltre Sindaco e Giunta a fare propria e a inoltrare al Governo italiano la richiesta di prevedere un finanziamento strutturale del pre-ruolo universitario e delle posizioni di tenure track, da implementarsi attraverso:
– un significativo incremento delle dotazioni per i Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) e il Programma Operativo Nazionale (PON);
– l’introduzione di un apposito articolo nei criteri di riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), con un incremento di risorse che sono state ridotte di mezzo miliardo per i prossimi tre anni da parte del Governo, destinando risorse specifiche e annualmente vincolate al reclutamento e alla stabilizzazione del personale di ricerca;
– ad avviare, attraverso incontri sul tema, un percorso di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi riguardanti l’innovazione e la ricerca universitaria, avvalendosi anche delle competenze di ricercatrici e ricercatori del territorio.
Infatti – ha sostenuto Bianca Rende durante la sua illustrazione – la modifica della riforma Bernini avrebbe un impatto anche per l’area urbana di Cosenza-Rende che si caratterizza quale città universitaria per la presenza dell’Università della Calabria; infatti presso l’Ateneo sono presenti, secondo i dati del 2025, 148 Professori Ordinari, 336 Professori Associati, 206 ricercatori a tempo indeterminato, 59 ricercatori con tenure (RtdB, RTT), 49 ricercatori senza tenure (RtdA), 319 dottorandi attualmente in corso.
Per queste ragioni è fondamentale sostenere le proteste e le opposizioni alla proposta da parte della Ministra Bernini che aumenta il precariato nel mondo universitario che avrebbe, invece, bisogno invece di ulteriori risorse per puntare sul sapere dei nostri giovani”.
Istituzione della giornata nazionale in memoria delle vittime degli errori giudiziari
Ad illustrare a grandi linee la mozione è il consigliere comunale Giuseppe D’Ippolito ricordando che la mozione fa riferimento alla proposta di legge in discussione in Parlamento. D’ippolito ha indicato nel 17 giugno l’individuazione della giornata da dedicare alle vittime degli errori giudiziari, in quanto si tratta della data dell’arresto di Enzo Tortora, avvenuto nel 1983, divenuto simbolo degli stessi errori giudiziari. A questo punto D’Ippolito si è fermato nell’illustrazione del punto invitando il consiglio a partecipare al dibattito e a valutare un documento, predisposto dallo stesso D’Ippolito, dopo gli interventi.
Ad intervenire per prima è la consigliera comunale Chiara Penna, Presidente della commissione consiliare Legalità che ha fornito delle cifre per documentare la diffusione del fenomeno degli errori giudiziari”. Chiara Penna ha anticipato il suo voto favorevole, ringraziando ancora una volta il consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe D’Ippolito per avere, insieme ai suoi colleghi di partito, presentato la mozione, richiamando tutti “a manifestare vicinanza umana a tutte le vittime di errori giudiziari”. La mozione, condivisa anche dal sindaco Caruso, è stata poi approvata all’unanimità dei presenti, ma con l’astensione del gruppo PD, eccezion fatta per Alimena che ha votato a favore.
Potenziamento dell’illuminazione pubblica
Si è poi passati alla discussione della mozione presentata dai consiglieri Francesco Caruso, Francesco Cito, Alfredo Dodaro, Francesco Luberto, Antonio Ruffolo e Michelangelo Spataro e avente ad oggetto il potenziamento dell’illuminazione pubblica nel territorio comunale. Ad illustrarla, il primo firmatario Francesco Caruso.
“Una mozione – ha ricordato Francesco Caruso – legata all’iniziativa che “Azzurro Donna”, in collaborazione con il Settore Enti locali di Forza Italia, ha lanciato con il progetto “Illumina”, presentato in occasione dell’8 marzo. “L’iniziativa – ha chiarito Francesco Caruso – si propone il duplice obiettivo di rendere più vivibili e sicuri i luoghi pubblici e le altre aree delle nostre piccole e grandi città, illuminandole, ed anche di mettere in luce le donne, le loro capacità e le loro potenzialità.
Alcuni quartieri, specie nei grandi comuni, si sono spopolati, sono venuti meno i servizi di prossimità, rendendo quelle aree meno protette, soprattutto nelle ore buie. La percezione di non sicurezza, di fatto, limita il movimento delle donne e dei soggetti più vulnerabili e conseguentemente ne impedisce la partecipazione alla vita sociale ed economica delle comunità. Il testo della mozione – ha detto ancora Francesco Caruso -impegna il Sindaco e la Giunta comunale a mappare ed individuare le aree più critiche per la sicurezza pubblica, in collaborazione con le forze dell’ordine, le associazioni e la cittadinanza, al fine di pianificare interventi mirati, con particolare attenzione a: passi, sottopassi, fermate dei mezzi pubblici, percorsi pedonali e quartieri soggetti a desertificazione. Il tutto senza aumentare i costi energetici, anzi promuovendo l’adozione di tecnologie innovative, sistemi di smart lighting e telecontrollo e favorendo investimenti in infrastrutture intelligenti e sostenibili attraverso partenariati pubblico-privati.Abbiamo, in altri termini, proporre una mozione che guarda ad alcuni quartieri della città che soffrono una condizione di marginalità”. Si sono poi espressi a favore anche i consiglieri Bianca Rende, Giuseppe D’ippolito, Francesco Alimena e Francesco Turco. La mozione è stata poi approvata all’unanimità.
Sull’aggiornamento dell’imposta municipale di soggiorno, ha poi relazionato il dirigente del settore tributi Carmelo Misiti. Posto in votazione, il punto è stato approvato all’unanimità dei presenti, ma con l’astensione della minoranza. Il consigliere D’Ippolito aveva chiesto il rinvio della discussione, ma la sua richiesta è stata respinta dall’aula. Approvata all’unanimità, infine, la modifica al Regolamento Comunale concernente la disciplina dei controlli interni. La pratica è stata illustrata dal Segretario Generale, dottoressa Virginia Milano.

