COSENZA – È arrivata puntuale la replica del consigliere comunale di minoranza, Michelangelo Spataro, al sindaco Franz Caruso, dopo che quest’ultimo lo aveva apertamente accusato, nel corso della conferenza stampa relativa alle due graduatorie del Comune di Cosenza per l’assunzione a tempo determinato di alcune figure professionali, finite nel mirino dell’opposizione per il metodo di selezione adottato.
Nel corso dell’incontro con la stampa, Caruso aveva insinuato che le critiche provenissero proprio “da parte di chi ha interessi diretti in questo Palazzo”, riferendosi al consigliere Michelangelo Spataro in merito all’affitto della struttura “Villa della Serenità”, oggi “Terza Età Srl”, una residenza sanitaria con 21 vani e 1.300 metri quadrati di corte, concessa a 1.150 euro l’anno. Il sindaco ha definito il canone “amorale” e ha parlato di una “morosità importante”, sottolineando inoltre che tra i soci della società sarebbe figurato anche il figlio dello stesso consigliere di centrodestra.
Spataro ha bollato queste affermazioni come una vera e propria diffamazione, oltre che come una caduta di stile da parte del primo cittadino. A sostegno della propria posizione, ha mostrato documenti che attestano come il figlio “non sia titolare né beneficiario di alcuna concessione comunale, avendo già ceduto le sue quote nel 2021. Ma c’è di più, perché lo stesso consigliere comunale ha fatto notare, come mai il sindaco, se era a conoscenza della morosità di questa società, che tra l’altro è stata l’unica ad aver pagato, (attestandolo attraverso tutti i bonifici), non ha agito subito una volta insediatosi, per recuperare i presunti crediti?
Come minoranza, abbiamo sempre chiesto chiarimenti in merito a concessioni e condizione debitoria. Lo abbiamo fatto nella commissione consiliare preposta e siamo stati esautorati, perchè è stato deciso di assegnare questa attività a società esterne tramite manifestazione di interesse e dopo due anni e mezzo, forse comincia a muoversi qualcosa.
“Già da assessore nel maggio 2021, avevo inoltrato una comunicazione al dirigente del Patrimonio per richiedere chiarimenti in merito a concessioni e contratti relativi a immobili di proprietà comunale, come la piscina comunale, il complesso sportivo del Real Cosenza, il palazzetto dello sport, la Villa della Serenità, il Caffè Letterario, il bar del Parco Remì, la sede del CONI presso l’ex stazione ferroviaria, gli spazi nel tribunale, l’ex albergo Bologna, l’ex circoscrizione comunale e la scuola elementare Sant’Ippolito. Su questo immobile, che risultava nell’elenco dei beni alienabili, avevo anche fatto richiesta di una informazione più dettagliata perchè c’era l’intenzione di costruire un polo sanitario con un canone mensile di 2.500 euro”.
“Nel frattempo – ha proseguito Spataro – mio figlio si è rivolto a uno studio legale romano per procedere con una denuncia per diffamazione nei confronti del sindaco Franz Caruso, a seguito delle accuse rivoltegli”.
Poi è ritornato sulla vicenda dei concorsi del Comune di Cosenza annunciando che “a breve uscirà la graduatoria del terzo concorso, dove anche in questo caso già si conosce il vincitore”.
