MORANO CALABRO (CS) – La possibilità che sorga un centro di accoglienza per migranti a Campotenese, altopiano che ricade nel Comune di Morano Calabro, sta destando preoccupazione, ormai da giorni, tra cittadini ed operatori economici. Per ora solo un’ipotesi, come spiegato ieri sera con il sindaco Mario Donadio affiancato da un parterre di altre figure istituzionali nel corso di un incontro, il secondo, che si è tenuto proprio a Campotenese.
Da parte delle istituzioni del territorio la voce è stata unanime: la contrarietà non è contro l’accoglienza ma contro un’azione imprenditoriale che andrebbe a vanificare tutti i sacrifici e gli investimenti fatti fino ad ora che hanno fatto di Campotenese un territorio votato al turismo e all’agroalimentare di qualità. La strada da seguire? Quella del dialogo istituzionale attraverso la composizione di un dossier, con numeri e atti concreti, che permetta di raccontare il territorio.
Centro migranti a Campotenese, i Socialisti di Mormanno la pensano diversamente
Una visione non condivisa dai Socialisti di Mormanno che in post pubblicato nelle scorse ore hanno esposto la loro visione dei fatti ponendosi come una vera e propria voce fuori dal coro. Il gurppo politico, infatti, parla di “un’opportunità per Campotenese” considerando “l’accoglienza come crescita condivisa”.
“L’idea di aprire un centro di accoglienza a Campotenese non deve essere vista come un rischio, ma come una possibilità concreta di crescita per tutti. – dicono i Socialisti di Mormanno – Accogliere significa prima di tutto riconoscere la dignità di ogni persona e rispondere con umanità a chi arriva da situazioni difficili. È un segno di solidarietà, ma anche un investimento nel futuro della nostra comunità”.
“Un centro ben organizzato può diventare molto più di un luogo di ospitalità: può trasformarsi in uno spazio di incontro, di formazione, di partecipazione. – spiegano – Attraverso corsi di lingua, attività professionali e iniziative condivise, l’integrazione diventa un percorso che arricchisce sia gli ospiti sia i cittadini. Inoltre, un progetto di questo tipo può generare nuove opportunità per il territorio: posti di lavoro, collaborazione con imprese locali, sviluppo di servizi e attività culturali”.
“In un’area che lotta contro lo spopolamento, accogliere persone che vogliono contribuire alla vita della comunità può diventare un modo per ridare energia e prospettiva al paese. – aggiungono – Naturalmente, tutto ciò richiede un piano chiaro e condiviso: la partecipazione degli abitanti, il coinvolgimento delle associazioni, strutture e servizi adeguati, e una gestione trasparente che permetta di monitorare i risultati”.
“È importante anche promuovere momenti di incontro e dialogo — dallo sport alla cultura — per costruire legami e abbattere diffidenze. In definitiva, Campotenese può scegliere di diventare un esempio positivo: un luogo che accoglie con intelligenza, che trasforma la solidarietà in opportunità, e che guarda al futuro con fiducia. L’accoglienza, se fatta bene, non divide – concludono – unisce, rafforza e dà nuova vita alla comunità”.
