COSENZA – Sono le sorelle Carmela e Barbara Dodaro le uniche due testimoni dell’udienza di oggi in Corte d’Assise a Cosenza, per il processo che mira a far luce sulla morte dell’amato calciato rossoblu Denis Bergamini. Le due donne, anche loro all’epoca dei fatti giovanissime, abitavano nello stesso residence di via Adige a Rende, dimora peraltro della famiglia Internò. Le tre ragazze coltivano un’amicizia che non va oltre le mura delle loro case; di fatto, al di fuori ognuna gode di diversa compagnia. Nonostante questo, come dice Carmela alla corte, Isabella era solita raccontarle le vicissitudini amorose e non solo.
“Per circa un anno (1988- 89 ndr) Isabella e Bergamini, come in molti sapevano, non erano più fidanzati anche se Denis – dice la teste – continuava ancora a cercarla. In svariate occasione dissi ad Isabella che forse sbagliava a “concedersi” e che probabilmente il calciatore l’aveva lasciata per amore di un’altra donna”. Carmela spiega alla giuria che la sua sensazione, riguardo questi incontri “extra fidanzamento” erano giustificati dal fatto che Denis volesse ancora bene ad Isabella, ma che per lo più, la ‘usasse’ per avere rapporti. Nei ricordi adolescenziali della Dodaro pare che Isabella ad ogni chiamata di Denis non riusciva mai a dire di no.
Il giorno della morte di Denis
Il pomeriggio di quel drammatico 18 novembre 1989 Isabella va a casa Dodaro per raccontare all’amica della telefonata di Bergamini, avvenuta qualche minuto prima, il quale premeva per vederla. Le sorelle cercarono di dissuadere la Internò ad andare all’incontro ma lei era convinta: “se Denis abbandona il ritiro è perché vuole parlarmi di qualcosa di importante sennò, per come è scrupoloso e ligio al dovere, non abbandonava la squadra”. A quel punto – racconta al teste – Isabella chiede alla Dodaro di accompagnarla di sotto e insieme a lei attende l’arrivo di Bergamini. “Arriva in pochi minuti. Isabella si siede sul lato passeggero. Denis mi sorride, io ricambio con un saluto e poi partono”. Fu quella l’ultima volta che Carmela vide Denis. Da lì a poco il giovane calciatore sarebbe morto.
La notizia della morte e il racconto della Internò
“Quel sabato sera chiamò a casa una cugina – continua la teste – fu lei a dirci della morte di Denis. In tv poi avemmo la conferma. Bergamini era morto ma di Isabella nessuna notizia. Preoccupata provai a chiamare casa Internò, più volte, ma senza risposta. Pochi minuti dopo venne a casa mia Katia, la sorella di Isabella e in lacrime disse: “è morto, si è ucciso, si è buttato sotto un camion. Lei sta bene, almeno fisicamente”. E insieme andarono a casa Internò.
“Isabella era in lacrime, stravolta, disse che Denis voleva scappare verso Taranto per poi prendere una nave. Era stanco del calcio o del Cosenza (dettaglio che la teste non sa specificare). La Internò racconta all’amica che più volte avrebbe cercato di far tornare indietro Denis. Così – secondo il racconto che fece a Carmela – si fermarono sulla piazzola di sosta. Bergamini si mise a fare l’autostop “se le prime 3 macchine non si fermano torniamo a Cosenza”. Passarono due auto, nessuna si fermò. “Ti lascio il mio cuore ma non il mio corpo e Denis si tuffò sotto il camion”. È questo che Carmela ricorda del racconto che Isabella le fece, a distanza di qualche ora dall’accaduto.
Il cugino della Interno: Pippo
L’avvocato Anselmo ha chiesto alla testimone quali fossero i contatti o legami tra lei e Pippo Dino, cugino di Isabella Internò. “Non ci siamo mai sentiti, salvo per ragioni lavorative”. Un’affermazione smentita però dall’intercettazione che l’avvocato ha fatto audire in aula dove i due parlano di “faccende private”: problemi di salute, figli ecc… In un secondo momento si è ascoltata anche la telefonata dove i due parlavano del processo e del Pm Facciolla. La testimone non esclude di aver parlato con Pippo anche dell’aborto.
Barbara Dodaro
Altre contraddizioni anche nella testimonianza di Barbara Dodaro, sorella di Carmela, seconda teste di giornata. Al centro, la fine della relazione tra Denis e Isabella avvenuta “senza un valido motivo. Isabella attribuì la rottura e il distacco di Bergamini alla vicinanza di Padovano. Associando il loro allontanamento al fatto che fosse andato a vivere con lui (Padovano, ndr) il quale, a detta di Isabella, frequentava persone poco raccomandabili; mentre Denis, diceva, era una persona onesta, pulita, buona d’animo e integerrima. E quindi pensava si fosse allontanato da lei per proteggerla”.
Secondo la Dodaro “un familiare di Isabella, penso più la madre, mi disse a distanza di tempo che avevano capito perché Denis si fosse suicidato. Con Padovano, il ragazzo, avrebbe preso una brutta strada e cominciato a frequentare brutti ambienti. Per non dare un dispiacere alla famiglia si è suicidato”. Ma a questo punto il Pm Primicerio e la Corte le fanno notare che Denis era andato a vivere con Padovano solo tra agosto e settembre del 1989, quando il rapporto con Isabella, anche a detta di sua sorella Carmela, si era già incrinato da tempo (circa un anno). La donna non sa motivare il perché allora, Isabella avesse attribuito a Padovano la fine del loro rapporto. Per entrambe le sorelle, Isabella Internò è innocente e non hanno mai creduto alla sua colpevolezza.
Il processo si aggiorna l’8 maggio.

