COSENZA – La campagna elettorale calabrese si fa sempre più infuocata. Al centro delle nuove polemiche, che ha portato il Commissario di Forza Italia a Cosenza, Massim Bozzo, ad un duro comunicato, Davide Tavernise. L’ex consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ricandidato sempre con i pentastellati a sostegno di Tridico nella circoscrizione Nord di Cosenza è accusato da Bozzo senza mezzi termini di cercare visibilità dopo aver attaccando la candidata Francesca Bufano della lista “Occhiuto Presidente” parlando di una “carriera costruita all’ombra del potere politico”. Premiata da Occhiuto, secondo Tavernise con “consulenze fiduciarie, incarichi in Calabria Film Commission con 250 euro al giorno e infine con la candidatura”.
Bozzo: Tavernise tenta in tutti i modi di racimolare qualche voto
«In questa campagna elettorale – attacca Bozzo, l’ex consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, cerca in tutti i modi le luci della ribalta con la speranza (che tale rimarrà) di racimolare qualche voto in più. Lo si vede, ad esempio, quando attacca la brava e competente Francesca Bufano, candidata nella lista “Occhiuto Presidente”, etichettandola come una fedele asservita a una cerchia di potere. Vabbè».
Da lui solo moralismo elettorale
«Dall’ex consigliere pentastellato, però, non accettiamo lezioni di falso moralismo o, peggio ancora, di “moralismo elettorale”. Perché proprio nella lista del parlamentare europeo Pasquale Tridico, “Tridico Presidente”, nella circoscrizione Nord, figura candidato Mimmo Talarico, già consigliere regionale, già consigliere comunale a Rende e politico che negli anni ha cambiato più di una casacca. Quello che Tavernise non dice, o fa finta di non sapere, è che lo stesso Talarico fa parte dello staff del parlamentare europeo Tridico, con un compenso tutt’altro che irrilevante. Non rappresenta anche questo uno schiaffo a chi crede ancora nel merito e nella trasparenza?»
I pentastellati si considerano forse “unti dal Signore”?
«Oppure i pentastellati – prosegue Bozzo – si considerano “unti dal Signore” e dunque legittimati a fare ciò che criticano negli altri? E’ evidente che quando si tratta di attaccare gli avversari, il Movimento 5 Stelle agita la bandiera della moralità; quando invece i nodi toccano casa propria – conclude Bozzo -, prevalgono silenzi, senza neanche qualche giustificazione. La coerenza per loro, evidentemente, rimane un optional».

