RENDE – “ Quella voluta dal professore Giancarlo Costabile, è una iniziativa molto importante, un’occasione di confronto con gli studenti e le studentesse di Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria per celebrare in qualche modo questi 30 anni di Libera. 30 anni che iniziano con un’attività importante, con la raccolta di oltre un milione di firme per destinare ad uso sociale: i beni confiscati alle mafia”.
Sono le parole di Giuseppe Borrello, referente regionale di Libera, associazione fondata da don Luigi Ciotti, intervenuto al seminario di Pedagogia dell’Antimafia all’Università della Calabria, del professor Giancarlo Costabile. Borrello ha interloquito con gli studenti ed ha spiegato loro come a distanza di 30 anni dalla sua nascita, Libera vuol ritornare a riempire nuovamente quelle piazze, dov’è stata protagonista, attraverso una nuova campagna “Fame di Verità e di Giustizia”.
“Oggi purtroppo – ha spiegato sempre Borrello – viviamo in un contesto di della cosiddetta normalizzazione delle mafie, con il rischio che le mafie e la corruzione non vengano più viste come una priorità nel nostro paese, ma addirittura dei fenomeni con i quali conviverci. Perciò, bisogna fare in modo che i giovani possano avere le giuste consapevolezze rispetto a quelli che sono invece i pericoli dettati dalle mafie e dalla corruzione”.
