NOCERA TERINESE (CZ) – Ci sono delle novità importanti su Antonio Blaganò, il medico scomparso da Nocera Terinese ormai dal 25 luglio e di cui non si hanno più tracce e notizie. Questa mattina i Vigili del fuoco hanno ritrovato un paio di occhiali da vista che, a seguito delle opportune verifiche condotte congiuntamente ai Carabinieri, sono stati considerati come riconducibili all’uomo scomparso.
Le operazioni di ricerca continuano da giorni, senza interruzioni, nel territorio del comune di Nocera Terinese e sono coordinate dal posto di comando avanzato con la partecipazione di personale specializzato TAS (Topografia Applicata al Soccorso) del Comando dei Vigili del Fuoco di Catanzaro con la partecipazione di unità cinofile, droni, squadre SAF (Speleo Alpino Fluviale) e altri mezzi tecnici e specialistici. In vista dell’importante ritrovamento di questa mattina, fanno sapere i Vigile del fuoco, le ricerche proseguiranno con particolare attenzione nella zona individuata.
Blaganò, i filmati di sorvegliando ed il nuovo appello del figlio Mario
Nel frattempo il figlio torna a lanciare un nuovo appello: aprire formalmente un’indagine. Il padre secondo le ricostruzioni effettuate grazie ai filmati delle videocamere, è uscito dalla guardia medica dove presta servizio, alle 5 del mattino con una scarpa al piede destro e una ciabatta al piede sinistro. Poi la sua macchina è stata ritrovata nel comune di San Mango d’Aquino.
“La scomparsa di mio padre – afferma Mario Blaganò – è tutto tranne che quella di un escursionista che si è perso tra le montagne. Perché, durante il suo servizio, è uscito repentinamente alle 5:00 del mattino? E dove si dirigeva? Qualcuno lo ha chiamato? Allo stato attuale, sembra che l’unico procedimento che si sia attivato sia quello delle persone scomparse. Credo che vigili del fuoco, squadrone Cacciatori, carabinieri in generale con elicotteri, droni, stiano facendo un grandissimo ed egregio lavoro. Ma le indagini? E se qualcuno sia dietro la scomparsa di mio padre?” si chiede chiedendo di fare di più.
Le richieste del figlio Mario: dal cellulare alle ricerche
Mario Blaganò, chiede che il cellulare di suo padre, lasciato alla guardia medica, venga analizzato subito per cercare eventuali elementi che aiutino a capire cosa possa essere successo nei minuti prima alla sua uscita dal servizio. Anche le ricerche di ieri non hanno dato nessun esito. Si pensava che l’uomo potesse essere in un burrone ma del medico di 67 anni nessuna traccia.
“Il mio timore – afferma ancora il figlio – è che mio padre lo si sta cercando come un povero sciagurato che si è perso tra le montagne, anche se teoricamente ‘non si scarta nessuna pista’. Mi dispiace, ma io conoscevo mio padre e tutto era tranne che fuori di testa. La cosa peggiore è che ieri sera mi hanno comunicato che questo pomeriggio potrebbero decidere di ridurre gli uomini impiegati nella ricerca“.

