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Bagno di folla per Sandro Principe “Rende deve tornare motore della provincia e della Regione”

RENDE – Tantissime persone hanno gremito la sala congressi dell’Hotel San Francesco, partecipando all’assemblea pubblica indetta da Sandro Principe per parlare del momento delicato della città ma, soprattutto, del futuro di Rende in vista delle prossime elezioni amministrative. La risposta che tutti aspettavano ufficialmente non è arrivata anche se il suo è stato un discorso da candidato a sindaco lanciando, tra le righe, un messaggio al centrosinistra istituzionale ed anche ai movimenti civici, affiche vi sia una visione unitaria perché “Rende possa tornare ad essere quella di dieci anni fa e riaccendere i motori”. Nel frattempo notizia dell’ultim’ora è che Pierpaolo Intorno ha ritirato la sua candidatura a Sindaco. 

Diversi i temi toccati dall’ex primo cittadino di Rende che ha messo al centro del suo discoro la questione sociale e le esigenze dei cittadini che cercano servizi e una sanità migliore che va assolutamente risolta . Ma ha parlato anche di urbanistica e territorio, di area urbana e infrastrutture, di servizi, strade, fino al potenziamento dell’accoglienza per anziani e disabilità e sanità.

“Rende motore di Cosenza, della provincia e della Regione”

“Rende  – ha detto Principe – ha rappresentato un motore per la provincia di Cosenza e forse per la Regione. Rende non è solo un problema dei rendesi e occorre rivederla dinamica, che si rimetta alla guida di un processo di progresso e sviluppo è interessa anche della città di Cosenza e della provincia, è la realtà dei fatti. Rende che ha una grande area urbana come Rende – ha detto Principe – ha una delle migliori università d’Italia e dove lavorano migliaia di persone, molte delle quali arrivano da fuori, può essere un problema di Sandro Principe o dei residenti? Questo motore deve essere rimesso in moto ed essere trainante“.

“Non posso voltarmi dall’altra parte se mi chiedono in aiuto”

Come si fa non accogliere questa richiesta di impegno e di dare un contributo? Mettetevi nei miei panni, quando le persone mi chiedono di dare una mano, voltarmi dall’altra parte mi sembrerebbe un atto di vigliaccheria. Non solo io ma anche insieme a tanti dirigenti, uomini e donne, che hanno contribuito a fare grande questa città. Davanti a questa necessità di rilanciare Rende tutti ci stiamo mettendo a disposizione. Rende deve ritrovare l’armonia della sua vita e tornare a come era 10 anni fa“.

Servizi, pulizia, strade e lo svincolo di Settimo

“Ai cittadini per prima cosa dobbiamo dare servizi di grande qualità, pulizia e verde curato. Le strade devono tornare da essere degne della nostra città e questo deve essere il primo impegno che dobbiamo assumere così come snellire la burocrazia. Occorre rimettere mano alla Multiservizi che deve diventare una vera azienda. Poi bisogna guardare avanti e questo significa fare sinergia anche con gli altri comuni. Dobbiamo batterci insieme per lo svincolo autostradale a Settimo, così da collegare velocemente Rende e l’Unical, ma anche quello a Sud di Cosenza».

«Dobbiamo rilanciare la metropolitana leggera che può rappresentare un segmento di grande funzionalità nei trasporti se va ad occupare un grande bacino di utenza della provincia. Principe parla anche della questione rifiuti e di un termovalorizzatore che può essere affrontato grazie agli sviluppi tecnologico. Stessa cosa per la depurazione. Ancora non si riesce a far partire il lavori del raddoppio delle reti fognarie e abbiamo perso anni. Invece di migliorare la depurazione licenziamo i dipedenti”.

Policlinico all’Unical, ma potenziare l’Annunziata e del Poliambulatorio

Principe ha parlato anche di Università, ma soprattutto del nuovo ospedale che per il leader socialista, deve essere costruito accanto all’Unical «a Catanzaro c’è un policlinico universitario e c’è l’ospedale Pugliese-Ciaccio che è un ospedale normale che funziona egregiamente – ha detto. Non capisco perché ad Arcavacata non può esserci il Policlinico universitario, dal momento che è stata avviata la facoltà di medicina. Ma va anche rafforzato fortemente l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza così come le strutture del territorio perchè le persone hanno bisogno di una sanità che funzioni. Anche a Rende, che abbiamo il poliambulatorio, serve potenziare i servizi soprattutto per anziani e disabili che devono essere accompagnati fino a che la persona non riceve il servizio sanitario di cui hanno bisogno. Dobbiamo pensare alla questione sociale che parla il linguaggio degli anziani e dei giovani. Siamo dei riformisti e ci siamo abbeverati alla cultura del socialismo».

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