COSENZA – E’ passato un anno dai concorsi banditi dall’Asp di Cosenza. Ad agosto scorso il primo bando lanciato aveva l’intento di assumere a tempo indeterminato assistenti amministrativi. Peccato che l’Azienda sanitaria provinciale brutia dimenticò di pubblicarlo in gazzetta ufficiale, costringendo i partecipanti a pagare una seconda tassa, una volta bandito (per la seconda volta) con tutti i sacri crismi.
E ancora. Sempre un altro concorso, verso fine agosto, venne bandito per altri 35 amministrativi a tempo determinato categoria C.
Da allora tutto tace e i concorsi sono rimasti fermi al palo. E vada pure per la svista che ha costretto migliaia di candidati a pagare il doppio (22 euro). Ma che fine ha fatto il tutto? Dall’Asp di Cosenza rispondono che “da disposizioni regionali, bisogna dare priorità alle graduatorie regionali, motivo per cui è tutto fermo”.
Quanto rimangono in vigore le graduatorie delle PA?
Quanto rimangono in vigore le graduatorie delle pubbliche amministrazioni? Oggi il riferimento normativo è l’art. 35, comma 5ter del D.Lgs. 165/2001 (Testo unico sul pubblico impiego) secondo cui le graduatorie per il reclutamento del personale nelle PA rimangono in vigore per un termine di due anni dalla loro approvazione. Decorsi i due anni, quindi, la graduatoria scade.
La Regione può, con legge, fissare tempi di validità inferiori.
C’è da fare una precisazione: la validità biennale delle graduatorie vale per quelle approvate dal 2020; prima della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020) che ha modificato l’art. 35, comma 5ter del T.U. sul pubblico impiego, invece, il termine di validità delle graduatorie era triennale.
A volte, però, accade che le graduatorie concorsuali vengano prorogate con legge o che vengano utilizzate graduatorie già scadute.
Dunque bisognerà attendere ancora molto tempo (quanto non ci è dato saperlo) prima che i concorsi vedano la luce. Semmai la vedranno.
