COSENZA – Proseguono le attività del Rotary Club Cosenza Sette Colli all’insegna del percorso previsto per l’anno rotariano 2025/26. Tra esse, riveste particolare importanza il progetto “Alfabetizzazione Digitale dell’Anziano” patrocinato dal Distretto 2102 del Rotary e coordinato dalla docente universitaria Angela Costabile, che vede impegnati i Rotary Club dell’Area Urbana di Cosenza e della Valle del Savuto nel promuovere l’alfabetizzazione e l’inclusione sociale, con lo scopo di affrontare in modo proattivo il divario digitale intergenerazionale. Obiettivo del progetto è quello di creare un ponte di conoscenza e scambio tra la generazione giovane dei nativi digitali e la popolazione senior, per garantire a quest’ultima la piena partecipazione alla vita civica, sociale ed economica nell’era digitale, contrastando l’isolamento e promuovendo l’invecchiamento attivo.
Il progetto sarà presentato domani, giovedì 30 ottobre, a partire dalle ore 16.30, nel corso di un incontro pubblico a caminetto dal titolo “Anziani, Giovani e Digitale: la sfida dell’inclusione” che si terrà presso il Salone Rogliano della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto di Cosenza. L’iniziativa, organizzata dal Rotary Club Cosenza Sette Colli in collaborazione con l’Università della Terza Età di Cosenza, vede la collaborazione dei Rotary Club Cosenza, Cosenza Nord, Rende, Cosenza Telesio, Rogliano Valle del Savuto e Presila Cosenza Est, nonché dei Rotaract Club Cosenza e UniCal e dell’Interact Mangone Grimaldi.
Rotary Club Cosenza Sette Colli, i relatori dell’incontro di domani
Introdurranno i lavori Mario De Bonis, Direttore dell’Università della Terza Età di Cosenza, Vincenzo Divoto, Presidente del Rotary Club Cosenza Sette Colli e Antonio De Marco, Presidente del Rotaract Cosenza. Relazioneranno Raffaele Gravina, Docente di Sistemi di Elaborazione dell’Informazione presso l’UniCal e Rosanna Labonia, già Dirigente dell’ASP di Cosenza. Le conclusioni saranno affidate a Dino De Marco, Governatore del Distretto RI 2102.
Cuore del progetto è il rapporto intergenerazionale, inteso non come semplice assistenza, ma come scambio paritario e mutuale dove entrambe le parti sono insegnanti e allievi. Fondamentale è il contributo dei giovani, i quali, forti della loro competenza tecnologica e della rapidità di apprendimento, agiscono come tutor digitali offrendo energia, entusiasmo e visione moderna che dovrà fungere da potente stimolo per la motivazione degli anziani.
Contestualmente, il progetto auspica una crescita umana giovanile attraverso il mentoring, con il proposito che i giovani sviluppino capacità relazionali cruciali quali la pazienza, l’ascolto attivo e l’empatia nonché l’abilità di trasmettere concetti complessi in modo semplice, acquisendo un forte senso di responsabilità civica. Una sfida sociale complessa ma nobile nel proprio intento, che declina il service rotariano in aspetti che arricchiscono il confronto intergenerazionale, offrendo lo spunto per un miglioramento delle relazioni tra fasce di età diverse.
