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“Anche la ‘malasanità’ fa buona sanità. Salvato all’Annunziata da un’occlusione intestinale”

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COSENZA – “Un titolo che la dice lunga… ma è sempre bene non fare di tutta l’erba un fascio. Vorrei raccontare la mia esperienza vissuta all’Ospedale Civile ‘SS. Annunziata‘ di Cosenza”. Inizia così la lettera di Gaetano e su quanto accaduto nei mesi scorsi all’ospedale di Cosenza dove è stato ricoverato e poi operato per un’occlusione intestinale, un blocco completo o una grave compromissione del passaggio di cibo, liquidi, secrezioni digestive e gas attraverso l’intestino. L’ostruzione intestinale se non trattata può causare complicazioni potenzialmente letali.

L’arrivo al P.S. dell’Annunziata in gravi condizioni

“Il 21 febbraio c.a. – scrive Gaetano – sono stato trasportato al Pronto soccorso in condizioni abbastanza gravi; il personale medico, constatate le mie condizioni procedeva immediatamente con analisi e diagnostica per comprendere le cause del mio malessere. Man mano che passavano le ore, le mie condizioni andavano sempre più ad aggravarsi. Infatti, alcuni valori ematici non permettevano di procedere con alcuni accertamenti quali la T.A.C. con il mezzo di contrasto”.

Il ricovero, le condizioni che peggiorano e l’intervento chirurgico

“Trascorsa la prima notte al Pronto Soccorso, fortunatamente in un letto dentro una stanza, la dottoressa di turno, constatato l’aggravarsi delle mie condizioni, previo consulto con altri colleghi della struttura, procedeva al mio trasferimento presso il reparto di chirurgia d’urgenza dove venivano effettuati gli accertamenti fino a quel momento sconsigliati, in quanto pericolosi in virtù dei valori ematici sempre più critici. Il 23 febbraio, si procedeva con un intervento chirurgico atto ad eliminare l’occlusione intestinale generata da un calcolo. Già dal giorno successivo all’intervento, le mie condizioni cominciavano a migliorare rapidamente, con i valori ematici che rientrarono nella norma”.

“Di fatto mi avevano salvato la vita…”

“Ebbene, ci tenevo a rendere pubblica la mia esperienza perché, in un momento in cui la sanità e soprattutto la classe medica viene troppo spesso demonizzata, è giusto che si parli anche delle eccellenze, della professionalità e dell’umanità di molti professionisti che operano nel nostro Ospedale dell’Annunziata. A tal proposito vorrei esprimere un ringraziamento di cuore alla Dott.ssa Ketty Sinopoli del Pronto Soccorso, al Dott. Pietro Ajello primario del reparto chirurgia d’urgenza ed il suo staff, le Dott.sse Jiuana Riitano, Natalia Spadafora, Elisabetta Bonaiuto, i Dott.ri Roberto Perri, Vincenzo Tiesi, Elvis Pardo, la caposala Milena Viteritti, gli infermieri Virginia Aiello, Rosetta Altomare, Barbara Baffa Scirocco, Romualdo Calderaro, Rocco Carbone, Silvia De Rose, Gilda Morelli, Alessandra Nicotera, Tiziana Tamiro, Flavia Vernioli, Vittoria Capobianco, gli O.S.S. Francesco Benedetto, Giuseppe Cristaldi, Nunzio Parrotta, Marilena Sacco, Emanuele Santelli, Salvatore Urso. Ringrazio inoltre i “fratelli” ed i miei familiari per la loro “determinante presenza” al mio amico Dott. Giuseppe Talarico. Un particolare ringraziamento a mia figlia Katerina per la grande forza che mi ha trasmesso”.

“Insomma, GRAZIE PER LA VITA….”

Gaetano Clarizio

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