Il Governo della Buona Scuola cancella 100 istituti: da settembre 8.700 alunni in più compressi in meno scuole.
COSENZA – Con il nuovo anno scolastico, spariranno 51 scuole e la perdita arriva a 102 istituti, perché il taglio riguarda altrettante sedi sottodimensionate, che scenderanno da 385 a 334. In tutto, si passerà da 8.382 scuole dello scorso anno a 8.281.
La Spending Review colpisce ancora e in questa direzione, la situazione appare aggravata dal dato Ministero dell’Istruzione che ha certificato un incremento di allievi. E a rifilarla è quell’Esecutivo che, più di tutti, si è professato promotore di una scuola di qualità. A pagarne le spese saranno ancora una volta le regioni meridionali ed ovviamente la Calabria.
Il presidente dell’Anief Cisal, Marcello Pacifico ha commentato questo ennesimo taglio alla ‘cultura’ ai microfoni di Rlb Radioattiva
ASCOLTA L’INTERVISTA
[audio_mp3 url=”http://www.quicosenza.it/news/wp-content/uploads/2016/07/pacifico.mp3″]
“In questo modo si costringono i presidi a fare i salti mortali per gestire due o anche tre scuole a testa – ha spiegato Pacifico – con una decina di plessi distanti chilometri tra loro. Dal 1° settembre saranno 2mila, uno su quattro, gli istituti che andranno in reggenza. In questo modo continueremo ad avere scuole abbandonate al loro destino, affidate a vicari sottopagati e a presidi, a loro volta, con stipendi dimezzati e costretti a vivere alla giornata e a tamponare a distanza le emergenze”.
