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Governo, Berlusconi : se vinciamo via l’imu dalla casa

ROMA– “Se vinceremo toglieremo la tassa sulla casa, pilastro su cui ogni famiglia fonda il suo futuro”. Silvio Berlusconi ancora non ha deciso se candidarsi o meno, ma per il suo ritorno nell’arena politica lancia il primo spot della sua campagna elettorale, promettendo di spazzare via l’Imu.

Parole pronunciate davanti agli aficionados del Giornale che si sono imbarcati sulla Msc Divina per una crociera nel Mediterraneo che aveva come ospite d’onore proprio lui. L’agenda Monti al momento non sembra essere contemplata dal Pdl. “Le norme del fiscal compact – è il pensiero di Berlusconi – impediscono la crescita, perché si impone ai Paesi che hanno più del 60 per cento del debito pubblico di ridurre del 5 per cento all’anno il debito pubblico. Significa che l’Italia deve ridurre il debito di 40-50 miliardi ogni anno, cosa assolutamente impossibile” in periodi di recessione, quando bisogna invece “abbassare le tasse”. E proprio per questo, rivendica, da premier “ero visto male, nel Consiglio europeo rappresentavo l’opposizione a queste norme”. Per Berlusconi, invece, bisogna continuare a battersi contro l’opposizione tedesca, e dire no alla possibilità che la Bce batta moneta come fa la Fed negli Usa. Comunque,per Berlusconi è presto per sciogliere la riserva sulla sua ricandidatura. E non solo perché, come ha ripetuto, “non si sa ancora quale sarà la legge elettorale”, e dunque le alleanze eventuali o obbligate. Ma anche perché chi vincerà le primarie del Pd influenzerà le mosse degli altri. Se fosse Renzi, Berlusconi lascerebbe campo libero ad una persona più giovane, come ad esempio Alfano. Se a prevalere fosse Bersani,invece, ricomincierebbe a martellare contro la vecchia sinistra. E Grillo?: ‘È uno straordinario attore comico, ma sta ancora facendo quel mestiere. Non ci si improvvisa amministratori di un Paese o di una città”, sostiene il cavaliere. Berlusconi poi mette qualche ‘mina’ nel campo avversario. “Renzi porta avanti le nostre idee, sotto le insegne del Pd – commenta –. Gli faccio i miei migliori auguri. Se vince le primarie si verifica il miracolo: il Pd diventa finalmente un partito socialdemocratico”. Ma Renzi a distanza lo stoppa: “Se vinco il primo rottamato è Berlusconi”.   (ilVelino/AGV)

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