COSENZA – I play off per il Nuova Cosenza Calcio finiscono con una sconfitta in casa.
I fratelli casertani conquistano la vittoria ai rigori. Marano e Guadalupi non riescono a fare entrare la palla in rete, dopo il primo tiro di Foderaro andato a segno. Il portiere bruzio invece non para neanche un tiro. Il collega casertano esulta, ma poi torna sotto la curva a chiedere scusa ai tifosi. I lupi abbandonano il San Vito in silenzio. La curva è attonita, circa seimila spettatori si allontanano da via degli Stadi con l’amaro in bocca. Un’altra illusione rivelatasi tale. I tifosi consolano i calciatori rossoblù con cori di solidarietà, ma la rabbia è tanta, mitigata solo dallo storico gemellaggio con il Caserta che ha permesso di giocare un match all’insegna della solidarietà tra compagni rossoblù. Commuovente inizio partita con un enorme palloncino con il numero otto in memoria di Denis Bergamini e il giro di campo con le bandiere delle due tifoserie si è trasformato in lacrime per i tifosi bruzi. Eppure il primo gol di Guadalupi ad appena due minuti dal calcio d’inizio aveva fatto ben sperare i silani in un continuum dell’avventura play off. I campani si mostrano aggressivi in campo, i lupi distratti. Si difendono bene, ma il piglio non è quello dei più risolutivi. Al 32’ arriva il pareggio. Il secondo tempo per i lupi è scoraggiante, Paonessa segna, l’arbitro annulla la rete. Decisione discutibile, ma irrevocabile. Cinque minuti di recupero. Poi il dramma dei rigori. C’è una flebile speranza di ripescaggio in Seconda Division, i rossoblù potrebbero attestarsi al quarto posto in graduatoria e nell’ottica dell’alternanza dei ripescaggi con le retrocesse ci sarebbe qualche spiraglio. Se così non fosse il Cosenza festeggerà il centenario in serie D. Si spera da capolista.
