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Rai Tre, pronta a spiccare il “Volo”

ROMA – Il 9 ottobre tornerà su Raitre per la seconda stagione di “Volo in diretta” con l’obiettivo di aumentare il pubblico, cercando magari di andarlo a scovare ancora di più tra i giovani. Fabio Volo farà la sua ricomparsa sul luogo del delitto dopo una prima stagione caratterizzata da ascolti altalenanti e qualche critica, parla dei suoi progetti televisivi e del segreto del suo successo.

Quale sarebbe? Il presentatore, scrittore e attore  confessa scherzando che forse è svegliarsi ogni giorno alle 7 di mattina, anche in ferie: «I miei amici mi sfottono perché vado a dormire presto e mi alzo alle 7 anche in vacanza – adoro il mattino». Per quanto riguarda il programma, «sarà più semplice e divertente. L’anno scorso dovevo attrarre i giovani e mantenere il pubblico di Rai 3. Scherzare e essere conservatore al contempo è stato complicato, anche per gli ascolti. Sul finale abbiamo recuperato però. Quest’anno possiamo scendere e far festa. Più esterne, per esempio. Vorrei incontrare Bauman, l’anno scorso non ci sono riuscito, ma magari lo aggancio al “Festival Filosofia”».

Volo in questi giorni è in giro per l’Italia per le riprese dello show, poi si occuperà come suo solito di tanto altro. «Appena lo finisco mi metto a scrivere un nuovo libro – dice – Ho già alcune idee. Poi a gennaio dovrei ricominciare a radio Deejay. E sempre a gennaio esce il film ‘Studio illegale’ in cui interpreto un giovane avvocato tra grandi studi legali d’affari milanesi. Magari un giorno farò una regia mia… Vogliamo toglierci questa soddisfazione? Più per dar fastidio che fare un film! Mi interessano i rapporti famigliari, non essendo io immaturamente padre, i genitori che invecchiano…”. Intanto, la sua presenza al Festival ha suscitato molte proteste. Lui, con la sua solita ironia, ha risposto su Twitter: «Dai siate sinceri… la metà di chi si indigna per la mia presenza al Festival Filosofia non sapeva neanche che esistesse. Non credo si siano arrabbiati veramente. Io lo prendo come un gioco. Nel caso, mi confronterò e cambieranno idea». Proteste a parte, la sua popolarità sui social network è esponenzialmente cresciuta nell’ultimo periodo, arrivando a circa 400.000 follwers su Twitter. «Che poi – agginge divertito – rimbalza su Facebook dove ne ho 900 mila… Di solito scrivo in auto e faccio un sacco di errori. Ma no, non ci penso… Vengo da una famiglia con problemi reali. Pignoramenti, cambiali, ora mi diverto. Se dicessi che ho dei problemi meriterei di annegare nel mare… Ho un cuore pieno di gratitudine e col mio lavoro sono riuscito a migliorare la vita della mia famiglia». In estate, però, i social non lo hanno visto neanche per un minuto. «D’estate non guardo il telefono. L’anno scorso ho scritto l’ultimo libro, in questi mesi mi sono dedicato ai lavori manuali: ho costruito mobili, ho sistemato l’impianto elettrico, ho dipinto casa mia al mare. Ho messo anche il forno a legna e faccio il pane e le pizze. Poi da quando ho una compagna non la metto in fondo alla lista delle cose da fare».. Dice di non lamentarsi perchè si sente “fortunato“. Uno nella vita deve scegliere cosa fare e provarci. Non avendo sovrastrutture e traumi forse per me è stato più facile, ma come scrive il mio collega Seneca «Non c’è vento a favore per il marinaio che non sa dove andare».

 

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