Pensando agli smartphone di ultima generazione con i touchscreen senza tastiera, per una persona non vedente le operazioni semplici come mandare un sms o una mail diventano tremendamente complicate.
A tal proposito il giovane ingegnere informatico ipovedente Claudio Guida si è ingegnato per creare una app per non vedenti che trasforma lo schermo del telefono in braille.
La app si chiama BraillePad: lo schermo è diviso in sei grandi aree, che corrispondono ai sei punti con cui vengono rappresentati i simboli dell’alfabeto comune nel sistema Braille, inclusi numeri, punteggiatura, note musicali. La prima versione è stata lanciata a ottobre 2012, dopo mesi di lavoro e successivamente la 2.6, molto più veloce nella scrittura e senza alcune imperfezioni che erano state segnalate dagli utenti e dai tester del gruppo Google “universal access”, uno spazio sul web dove non vedenti e ipovedenti possono confrontarsi sull’accessibilità delle tecnologie e sui modi di velocizzare piccole pratiche quotidiane.
Spiega l’ingegnere fiorentino che per scrivere, salvare e condividere ci sono i principali social network, oppure è possibile copiare un testo negli appunti e usarlo con qualsiasi altra applicazione.
In pratica, con questa app si possono disegnare le lettere perché queste vengono riconosciute e poi convertite in testo.
L’ingegnere Guida sottolinea e specifica la gratuità della sua app a differenza di altre app simili uscite in seguito alla sua. “Dopo quattro mesi dalla mia è stata lanciata un’altra app simile, ma al costo di 15 euro. Ed è impensabile, l’accessibilità non dovrebbe essere fatta pagare”.
