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Sibari, protesta sui binari contro la politica degli “scippi”

SIBARI – Tutti su quel treno fino alla fermata dello sviluppo. La politica dei tagli, delle miopie e dell’indifferenza che il governo regionale e centrale stanno portando avanti non piace alla larga fetta di popolazione del territorio jonico cosentino, ieri autentico polmone economico ed imprenditoriale della Calabria, oggi, invece, relegato a comparsa e senza, purtroppo, intravedere orizzonti positivi.

Questo stato di cose e questa modo di vivere, fare ed intendere la politica non piace, tanto da convincere le stelle popolazioni dello Jonio a scendere in strada per una mobilitazione generale. Per manifestare meglio il disagio che vivono e provano e per mandare un segnale forte a chi di dovere, hanno bloccato per protesta il traffico ferroviario sulla linea jonica invadendo i binari per oltre un’ora tra Sibari e Cariati e impedendo ad un convoglio locale di proseguire la corsa: così un centinaio di persone, appartenenti a movimenti e associazioni della zona, ha inteso manifestare con lo slogan “Alla ricerca del treno perduto”. L’iniziativa di mobilitazione “contro gli scippi perpetrati ai danni del territorio”, è partita dal movimento giovanile Terra e Popolo e ha poi ottenuto il sostegno del gruppo comunale dei Verdi di Rossano, dei comitati Bucita, Lampare di Cariati, degli avvocati “Ora basta” e di altri organismi. La protesta si è svolta con la presenza delle forze dell’ordine. «L’iniziativa – hanno detto i promotori – è finalizzata alla sensibilizzazione di tutti i politici ai vari livelli non solo per i problemi in cui versa la stazione ferroviaria con i rischi connessi ma anche per gli scippi effettuati a tutto il territorio in campo sanitario, vedi chiusura ospedali, in campo giudiziario, soppressione tribunale e mancanze di infrastrutture adeguate».

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