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Cosenza, giovane romena molestata in centro. Caccia al maniaco

COSENZA – Il molestatore solitario. Un inquietante caso di tentativo di violenza s’è verificato nella centralissima via Misasi. I segni della paura sono “scritti” sul volto di Alina, il nome è di fantasia, una romena di 34 anni, fuggita dal suo paese per uscire dalla povertà. La giovane, assunta da una famiglia come badante, approfittando del suo giorno settimanale di libertà,

era uscita per recarsi in centro per passare un po’ di tempo tra shopping, vetrine e qualche chiacchiera con amici. Alta, lunghi capelli neri, fisico da modella, Alina si era preparata per passare una giornata in allegria. Non aveva fatto i conti con il classico “gallo cedrone” di turno, a caccia di occasioni da sfruttare. La giovane, uscita di casa, s’è incamminata verso via Caloprese. Mentre camminava, ha notato qualcuno alle sue spalle che la seguiva. Ma quella sensazione l’ha considerata come un sbaglio. Purtroppo non è stato così. Quel misterioso “pedinatore”, approfittando di un vicolo poco frequentato, è entrato in azione, avvicinandosi alla donna, afferrandola per un braccio e passandole le mani sul corpo, arrivando, perfino, alla simulazione di un atto sessuale. La ragazza, terrorizzata e indifesa, ostaggio delle perversioni del maniaco, ha trovato la forza di gridare, richiamando l’attenzione di alcune persone. Il maniaco, di fronte alla reazione della donna, s’è dato alla fuga. Ripresasi dallo spavento, Alina ha deciso di recarsi in questura per denunciare quei lunghi minuti d’inferno subiti. Agli agenti ha raccontato l’accaduto, offrendo anche una parziale descrizione del maniaco. Ma a dar man forte agli inquirenti ci sarebbe anche un testimone. Sarebbe una persona che, affacciata al suo balcone di casa, avrebbe assistito al fatto.

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