COSENZA – Spazzato via dalla vita. Come un cartone. E’ questo il finale triste della vita, difficile e complicata, di Joan Dancile, romeno di 62 anni,
investito la sera del 16 febbraio scorso, mentre rientrava nella sua casa di fortuna al villaggio rom, e morto, dopo due settimane in ospedale, per cause ancora da accertare. Il sostituto procuratore Antonio Cestone, titolare dell’inchiesta, per capire meglio le cause della morte e trovare un nesso del decesso con l’impatto violento che il 62enne ha avuto con l’auto o con eventuali e precise responsabilità mediche e diagnostiche, ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia. Ad eseguirla, saranno gli anatomopatologi Vannio Vercillo e Berardo Cavalancanti, consulenti di fiducia della Procura cittadina. In attesa di riscontri sull’esame necroscopico, i cui risultati saranno resi noti, almeno tra una sessantina di giorni, salvo richiesta di ulteriore proroga, da parte dei due specialisti, la cronaca, nella sua freddezza, racconta il dramma di Joan. Il 62enne, come tanti altri suoi connazionali, era finito a Cosenza, dopo aver girovagato, in lungo e in largo l’Italia e mezza Europa. A Cosenza, aveva scelto come “residenza”, il villaggio di cartone e lamiere sulle sponde del fiume Crati. Le rive del fiume di vite ne hanno viste tante, di drammi ancora di più. Il 62enne, era solito uscire presto, lasciare il “ghetto” e affacciarsi in città, alla ricerca di una questua, o di un aiuto. Ogni sera, intorno all’ora del tramonto, se ne ritornava a casa, con le tasche piene, spesso, di niente e con la speranza che il giorno seguente sarebbe stato migliore. Proprio di sera, esattamente il 16 febbraio scorso, intorno alle 19, quando il fiume “urlava” di rabbia, per il forte vento, la visibilità era scarsa e la pioggia insistente rendeva “invisibile” la strada, Joan andava incontro alla sua morte. La signora con la falce, arrivava a bordo di un’auto, precisamente una Pegeuot, con alla guida una donna. L’impatto fu violento, ancora più devastante fu il volo: il 62enne, centrato in pieno, “schizzò” alla velocità di un missile a venti metri di distanza, atterrando rovinosamente sull’asfalto, reso viscido dalla pioggia. La proporietaria dell’autilitaria, presa dal panico, scese dall’auto e allertò, immedistamente, i soccorsi. In pochi minuti, i lampeggianti del 118, dei carabinieri e della polizia locali, illuminarono la zona a giorno, mentre l'”urlo” delle sirene, faceva da contrasto al “rumoreggiare” del cielo, carico di nubi, tuoni e fulmini. L’equipe medica e paramedica del 118, s’accorse subito che le condizioni del 62enne, erano gravissime. Quello stato di incoscienza, quella mancanza totale di riflessi e quella ferita alla testa erano i segni di un codice rosso. Trasportato d’urgenza in ospedale e sottoposto ad una Tac e ad ulteriori accertamenti medici, Joan Dancila, entrò in ospedale in prognosi riservata. la tempestività dei soccorsi, le pratiche rianimatorie, la corretta somministrazione di farmaci, hanno progressivamente stabilizzato le condizioni del paziente che, per l’inizio della terapia riabilitativa, era stato trasferito alla clinica “Madonna della Catena” di Laurignano. Ma non ha fatto in tempo ad iniziare la terapia. Sì, perchè come racconta il freddo certificato di morte, il cuore s’è fermato all’improvviso. Per la morte del 62enne, come si dice in questi casi, è un atto dovuto, sono finiti nel registro degli indagati in tre: la donna al volante della Peugeot, un riabilitatore della casa di cura privata e un anestesista rianimatore dell’Annunziata. I tre, difesi dagli avvocvati maurizio Nucci, Nicola Carratelli e Gaetano Catera, si proclamano innocenti ed attendono l’esito dell’esame autoptico, per capire le mosse della procura. Il fratello del 62enne, ha, invece, dato mandato all’avvocato Michelangelo Russo di seguire l’inchiesta per conto della famiglia Dancila. Dopo l’autopsia, Jaon partità per la Romania, per il suo ultimo viaggio nella sua patria, quella da cui era partito per cercare una vita migliore. Quella stessa vita che l’ìha spazzato via. Come un cartone.
