COSENZA – Grazie alle rivelazioni del pentito Francesco Galdi, la procura distrettuale di Salerno ritiene d’aver individuato mandante e artificiere della grave intimidazione ai danni dell’allora pm antimafia di Cosenza, Eugenio
Facciolla. Lo rivela nell’edizione odierna “Gazzetta del Sud”, aggiungendo che il magistrato, ora in servizio alla procura generale di Catanzaro, fu destinatario di una pesante minaccia. Qualcuno colloco’ un finto pacco bomba davanti al ristorante frequentato dal pm con un biglietto. Per quel crimine, oggi la Dda di Salerno ha chiesto il processo di Gianfranco Bruni e Giovambattista Romano, entrambi considerati affiliati ai clan della ‘ndrangheta cosentina.
