ROMA – “Scusate il ritardo.. Il treno è partito in anticipo”, “A mia nonna è caduta la caffettiera e si è bruciata con il caffè”, “Credevo fosse domani”, “Hanno provato a scipparmi ma sono riuscita a scappare”. Ecco una lista delle
scuse più assurde e inverosimili utilizzate dall’italiano “tipo”, pronto a giustificarsi in ogni occasione, torto o ragione che abbia.
Siamo in ritardo per l’ufficio, con il fidanzato o per la cena in famiglia. Ci siamo attardati sotto le coperte, o a fare shopping, o semplicemente abbiamo cercato di ritardare un incontro non gradito. Eppure, per giustificarci, ci trasformiamo in artisti. “Scusa il ritardo, ma sai, ho incontrato un VIP per strada e ho perso tempo per l’autografo”, oppure: “Mi si è impigliato il vestito nella portiera e sono corsa a cambialo”, per non parlare di chi inventa: “Mi si è rovesciato un carico di arance davanti all’auto”… Insomma, la fantasia non fa difetto. il 17% della popolazione è un professionista della scusa, mentre il 52% mente solo ”qualche volta”. E uomo o donna, nord o sud, quando c’è da inventare scuse, nessuno si tira indietro.
Maghi della bugia, con un naso lungo tanto da fare invidia a Pinocchio. Poca voglia di responsabilità, sempre pronta l’idea giusta, la scusa che,m alla fine, strappa anche una risata. Varietà, estro, simpatia e prontezza, sono queste le caretteristiche delle scuse italiane.
Lo rivela una ricerca commissionata all’Istituto SWG da Unibet, uno dei più grandi operatori nel mercato europeo delle scommesse e dei giochi online. L’indagine ha analizzato le risposte di un campione rappresentativo della popolazione tra i 18 e i 64 anni, fotografando il rapporto degli italiani con le scuse.
Ad aiutare l’italiano medio nella ricerca della scusa perfetta, proprio il web
In realtà gli italiani accampano scuse per motivi di solito piuttosto banali: E il mal di testa per le donne (61%) e l’impegno di lavoro per gli uomini (43%), restano comunque le più gettonate…. Si ricorre a un pretesto, oltre che per evitare un impiccio, anche per non dover rinunciare a qualcosa a cui si tiene: questo vale per il 21% degli intervistati. Il 30%. Tra gli altri motivi per cui si ricorre a una scusa spiccano la vogli di evitare i pranzi, incontri o riunioni (36%), per non aver rispettato o aver dimenticato un impegno preso (31%), perché siamo in ritardo ad un appuntamento (28%), per pigrizia (26%), per aver dimenticato anniversari, compleanni, date importanti (11%), ma anche per nascondere un tradimento (10%). Infine, ultimo dato da sottolineare, la scusa accomuna tutti, ma proprio tutti: solo l’1%, infatti, dichiara orgogliosamente: “Non trovo mai scuse”.
E’ per tutte queste ragioni che l’italiano diventa il vero, unico e indiscusso PRINCIPE DELLE SCUSE.
