ARCAVACATA – Pessimismo, scetticismo e rabbia.
Tra i cubi dell’Università della Calabria parlare di risultato elettorale significa parlare di una sconfitta. La maggior parte degli universitari cosentini crede in Grillo, ma con amarezza e disillusione ritiene che la fase di stallo delle Camere non verrà facilmente superata. Una situazione che preoccupa seriamente gli studenti più informati i quali pensano che “alla fine saranno solo i cittadini a pagarne le conseguenze”. Poi c’è chi se la prende con il ‘popolino’ italiano: “ci siamo venduti per un pugno di mosche. E’ bastato sventolare l’IMU”.
Valentina Castanò laureanda in Scienze Biologiche:
“Si tratta di un risultato sicuramente negativo. Non me l’aspettavo che Berlusconi tornasse alla ribalta dopo vent’anni di promesse non mantenute”.
“Sono profondamente deluso. Il voto a Grillo posso capirlo, posso comprendere anche quello al PD, ma il voto al PDL non me lo so spiegare. Soprattutto qui al sud. Ma davvero siamo ancora convinri che la destra di Berlusconi possa porta tempi migliori? In tanti hanno votato Grillo solo per protesta. Ora però bisogna governare, la campagna elettorale è finita”.
“Sono scoraggiata, come almeno la metà dei miei colleghi. E’ agghiacciante che si voti ancora PDL ed è drammatico che Berlusconi sia ancora lì con tutti i suoi parlamentari. Le prime leggi da fare? Un decreto anticorruzione e una nuova legge elettorale, non possiamo andare avanti con il Porcellum””
“Sono felice per il risultato del Movimento 5 Stelle, l’instabilità non mi preoccupa perchè ci saremo anche noi cittadini a governare. Mi piace l’idea di programmare la politica a lungo termine che il ”.
“Mi sembrano molti incerti. Accetto che Grillo abbia vinto a Cosenza, sono però sconvolta che in generale i calabresi abbiamo votato Berlusconi ”
“La realtà dei fatti non cambia. Che sia destra, che sia sinistra entrambi pensano al proprio tornaconto personaleGrillo, non ha un programma solido, è un ‘pagliaccio’, ma rispetto agli altri è il migliore”.
“Non è un buon risultato quello che è uscito dalle urne, tra PD e PDL c’è uno scarto minimo. Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato di essere il primo partito d’Italia. Grillo non vuole nessuna alleanza, sarà difficile accordarsi con gli altri palrlamentari hanno dei programmi molto differenti. Credo che diverrà complicatissimo votare qualsiasi ddl”.
“Il popolo italiano, vuole cambiare, sente il bisogno di una rivoluzione politica, il grande consenso dei grillini lo ha confermato. Poi mentre una parte di popolo si ribella, l’altra si lascia abbindolare da politici che invece non hanno capito che devono andarsene. Sono molto diverse le forze in Parlamento se si lavora ben potrebbe essere un valore aggiunto”.
“Sono curioso di vedere cosa succederà ora, sicuramente si tratta di una situazione complicata. Sono parzialmente ottimista, spero che il Movimento 5 Stelle apra una parentesi costruttiva con il PD per approvare subito una riforma elettorale e risolvere il conflitto d’interessi. Il reddito di cittadinanza però credo che non riuscirà a passare”.

