L’ombra di un pirata della strada sulla morte dello studente 23enne di Vaccarizzo Albanese a Roma. Ieri intanto sono stati celebrati i funerali del ragazzo che frequentava la facoltà di Medicina a Roma all’Università Cattolica. Nella Capitale viveva con la sorella e la madre.
ROMA – La procura capitolina ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, per ora contro ignoti, sulla morte di Giosafat Scura, studente di Medicina originario di Vaccarizzo Albanese, che nella notte tra sabato e domenica scorsi, stava tornando a casa a bordo del proprio scooter. Giosafat è stato trovato in fin di vita da alcuni automobilisti all’imbocco di Via Nomentaa e l’ipotesi della Procura è che dietro alla sua morte ci sia un pirata della strada che lo avrebbe tamponato e poi sarebbe fuggito via anzichè soccorrerlo, oppure, altra ipotesi, che lo studente abbia perso il controllo del proprio mezzo per evitare un veicolo che gli avrebbe intralciato la strada. Il suo corpo è stato raccolto sul ciglio della strada, accanto al marciapiede, nel lato sinistro di via Nomentana, all’altezza di Porta Pia. Il suo motorino, invece, era danneggiato sul retro.
Il medico legale incaricato dalla Procura d’effettuare l’autopsia ha confermato che Giosafat è deceduto per un gravissimo trauma cranico e spinale. Gli investigatori stanno aspettando di poter visionare i filmati di quelle cinque telecamere puntate sul luogo. Ed ora i familiari, la mamma Maria Giovanna Cassiano, ex direttrice dell’Inps di Rossano e dirigente nazionale dell’Istituto di previdenza, ed il papà l’ingegnere Francesco Scura, hanno lanciato un appello chiedendo ad eventuali testimoni di farsi avanti per aiutare gli inquirenti a chiarire la dinamica dell’incidente: “Se c’è qualcuno che sabato sera ha visto si faccia vivo”, spiega il padre: “Ci sono molte cose che non tornano nell’incidente e noi vogliamo solo capire come sono andate davvero le cose”. E’ una famiglia distrutta e addolorata quella di Giosafat, così come l’intero paese di Vaccarizzo Albanese e tutti vogliono sapere cosa è successo allo studente cosentino che ha trovato la morte su un tratto di strada che tra l’altro, non è tra i più pericolosi della Nomentana. Difficile quindi pensare che abbia perso autonomamente il controllo del mezzo. Gli inquirenti comunque stanno visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.
