CATANZARO – Cercò di sparare il suocero della cognata e un nipote. Nessuno si fece male, ma lui finì in manette.
Sarà discussa il 19 febbraio la richiesta di scarcerazione di Giovanni Gemelli, 40 anni, di Belcastro (Catanzaro), arrestato il 29 gennaio con l’accusa di tentato duplice omicidio per aver, secondo l’accusa, sparato colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un proprio congiunto e del figlio, chiesta dalla difesa dell’uomo al tribunale del riesame di Catanzaro. Gli avvocati Anselmo Mancuso e Domenico Chianese hanno impugnato la decisione del giudice per le indagini preliminari di Catanzaro chiamata a convalidare l’arresto, Gabriella Reijllo, che il 31 gennaio ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Gerardo Dominijanni, di sottoporre Gemelli a custodia cautelare in carcere, rigettando invece quella dei difensori di rimettere in liberta’ il 40enne o, in subordine, di concedergli una misura cautelare meno affittiva. Gemelli è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, e di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di pistola. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo avrebbe sparato contro il suocero di sua cognata ed il figlio di questi, F.L. ed F. L., cinque colpi di pistola calibro 7.65 per via di alcuni dissidi familiari, nel primo pomeriggio di lunedi’ 28 gennaio, per poi fuggire. Rintracciato dai Carabinieri nella notte è stato infine tratto in arresto. Rispondendo alle domande del giudice Gemelli ha respinto ogni accusa, negando di aver fatto fuoco, e spiegando che al momento della sparatoria si sarebbe trovato a Sellia Marina e di non avere frequentazioni o alcun dissapore con padre e figlio vittime dell’attentato.
