COSENZA – Parlatene in Consiglio. E’ l’appello lanciato dalla commissione cultura del Comune di Cosenza per sciogliere il cappio che stringe il futuro del centro Rat – Teatro dell’Acquario.
Un appello sottoscritto all’unanimità dall’assemblea consiliare che chiede al primo cittadino Mario Occhiuto di portare all’attenzione della politica cittadina la preoccupante situazione del teatro di via Galluppi. Il presidente del centro Rat- Teatro dell’Acquario Antonello Antonante presente in assemblea ha sintetizzato lo stato di precarietà in cui verte il centro artistico-culturale bruzio che rischia la chiusura dopo 32 anni di attività, a causa dei tagli, dell’80 %, al finanziamento destinato al Rat dalla Regione. Antonante ha ribadito la decisione di non riuscire, fatta eccezione per il rispetto di quei pochi impegni presi in precedenza, ad allestire, per l’anno in corso, il cartellone della stagione del Centro Rat, per la prima volta dopo 32 anni. “Al posto del tradizionale manifesto con l’indicazione degli spettacoli – ha spiegato Antonante ai membri della Commissione – abbiamo affisso fuori dall’Acquario un manifesto bianco. Da un lato una provocazione, dall’altro un messaggio che vogliamo lanciare alle istituzioni per far capire loro che un manifesto bianco è sempre una pagina sulla quale si può ancora scrivere e raccontare qualcosa. Siamo sì arrabbiati, ma fiduciosi che qualcosa possa ancora cambiare”. “Così come è stato pensato – dice ancora Antonante – il testo unico sulla cultura taglia irrimediabilmente fuori il Centro Rat da qualsiasi possibilità di programmare il futuro, con conseguenze dirette anche su coloro che vi lavorano. Unico finanziamento ottenuto lo scorso anno, i 25 mila euro della Legge 3 del 2004. Da quattro anni risulta, invece, inapplicata la Legge regionale 27 del 1995 che riconosceva il Centro Rat-Teatro dell’Acquario struttura di importanza regionale”. Nella richiesta di convocazione straordinaria di un’apposita seduta di Consiglio comunale da dedicare all’esame della situazione del Rat, la Commissione cultura ha impegnato sin d’ora sia il Presidente dell’assise comunale Morrone che il Sindaco Occhiuto, titolare tra l’altro della specifica delega alla cultura, per l’apertura di un tavolo di discussione, presso l’Assessorato regionale alla cultura, che fornisca integrazioni e suggerimenti al testo unico attualmente in fase di perfezionamento, per far sì che nello stesso trovino accoglimento le richieste del Centro Rat. Intanto è partita con successo una raccolta di firme di quanti hanno a cuore le sorti dell’Acquario.
