Site icon quicosenza

Unical, il 20 maggio il gup “interroga” gli indagati | tutti i nomi

ARCAVACATA – L’esame più difficile. L’inchiesta-tsunami “110 e lode” che s’è abbattuta sull’Unical, facendo accendere le luci dei riflettori della cronaca su una delle pagine più

nere della storia dell’ateneo calabrese. La vicenda degli esami truccati, la storia degli statini “taroccati”, la vicenda delle lauree “regalate” come merce in saldo, ha gettato ombre sul buon nome di quello che, almeno fino a qualche tempo fà, era considerato uno degli Atenei più all’avanguardia sul panorama formativo e culturale dell’intero meridione d’Italia, se non anche su scala nazionale. Tutto quello che di buono ha sfornato l’ateneo è strato travolto dalle onde dell’inchiesta. L’Unical, infatti, dovrà, attraverso l’assistenza dei legali che la rappresentano, scrollarsi di dosso l’immagine negativa di un’Università “allegra”. E gli avvocati sono già al lavoro, per preparare la controffensiva. È in programma, infatti, per il 20 maggio l’udienza preliminare dell’inchiesta denominata “Centodieci e lode”. Le sessantuno persone (tra cui il professore Daniele Gambarara e il giornalista Pino Nano) per le quali è stato ufficialmente richiesto il rinvio a giudizio dovranno comparire davanti al gup Giovanna Mastroianni. Tredici, invece, le richieste di archiviazione. Tre studentesse (due laureate e una laureanda) hanno proposto, tramite i loro legali di fiducia, il patteggiamento della pena a sei mesi e venti giorni per falso e frode informatica. Una pena ridotta sulla quale influiscono la scelta del rito e le generiche. I pm Antonio Bruno Tridico e Alessia Miele operanti rispettivamente nelle Procure di Cosenza e Catanzaro hanno dato il loro consenso. Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia del preside della facoltà di lettere e filosofia, Raffaele Perrelli, che fu informato che un docente della sua facoltà, Roberto Bondì, non aveva riconosciuto come sua la firma apposta in uno degli statini inseriti nel fascicolo di un candidato in una seduta di laurea. Ma durante le indagini sono emersi casi clamorosi come quanto accaduto per gli esami di Storia della filosofia. Chi manomise lo statino, infatti, aggiunse la firma del professore che era andato in pensione un anno prima. L’ex titolare della cattedra, sentito dal pm Antonio Bruno Tridico, della Procura di Cosenza, non ha riconosciuto come sue le firme apposte sugli statini «E comunque – ha aggiunto – io in quel periodo da almeno un anno ero in pensione…». C’è anche chi sarebbe riuscito a dare sette esami in un giorno, superandoli tutti brillantemente con un bel trenta e lode, filando via verso la laurea conseguita, naturalmente, con il massimo dei voti. Nel corso delle indagini è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale e sono state compiute numerose consulenze grafologiche che hanno portato alla luce un complesso sistema di “collaborazione” per “agevolare” l’iter accademico di studenti «ansiosi di giungere al conseguimento della laurea, senza compiere alcuno sforzo». Il meccanismo utilizzato era semplice: si fotocopiava uno statino già utilizzato, si sostituiva il nome dello studente che aveva realmente sostenuto l’esame, si apponeva la firma del docente, con quest’ultimo ignaro di tutto, e si inseriva nel fascicolo del futuro laureando. Ora questo nuovo step di un’indagine ancora tutt’altro che definita.

 

I nomi di tutti gli indagati

Lina Fortunata Candido, nata nel 1959, residente a Castrolibero; Angela Magarò, 1971, Mendicino; Maria Grazia Pitrelli 1986, residente a Cosenza; Valeria De Bonis, 1980, Bisignano; Vincenzo Abate, 1984, Cosenza; Emilio Nigro, 1981, Montalto Uffugo; Francesco Cozzolino, 1986, Cervicati; Santo Fuoco, 1956, Cosenza; Massimiliano Arena, 1983, Rende; Francesco Leone, 1955, Montalto Uffugo; Maria Rita Niccoli, 1982, Rende; Emanuele Loisi, 1985, residente a Francavilla Marittima; Cristian Palmer, 1982, Lago; Giuseppe Crescente, 1986, Cariati; Andrea Caruso, 1985, Rossano; Maria Donnici, 1984, Bocchigliero; Valentina Magnone, 1986, Belmonte Calabro; Francesco Segreto, 1953, Rende; Maria Giorgia Vitale, 1985, Catanzaro; Domenico Sorrenti, 1985, Cittanova; Fabrizio Trieste, 1983, Rende; Ida Pagnotta, 1982, Corigliano Calabro; Francesca Greco, 1986, Spezzano Piccolo; Francesco Tarasi, 1965, San Pietro in Guarano; Ivan Martino, 1980, Vibo Valentia; Amedeo Greco, 1981, Rende; Federica Ismara Donato, 1985, Catanzaro; Maria Grazia Arena, 1984, Rombiolo; Alfredo Ammirato, 1956, Lappano; Eleonora Condò, 1984, San Giorgio Morgeto; Ottorino Guglielmelli, 1963, Cosenza; Marika Guido, 1975, Cosenza; Emanuela Lentini, 1984, Davoli; Franca Leonetti, 1986, Casole Bruzio; Raffaella Lombardi Satriani, 1983, Vibo Valentia; Enrica Mazziotti, 1986, Simeri Crichi; Salvatore Perfetti, 1986, Cosenza; Giovanna Saraco, 1984, Stignano; Antonio Scerbo, 1983, Marcellinara; Paola Zucco, 1984, Bologna; Tommaso Costantino, 1981, Catanzaro; Rocco Lucà, 1985, Bianco; Anna Procopio, 1965, Catanzaro; Andrea Talarico, 1976, Catanzaro; Valeria Amisano, 1984, Catanzaro; Giuseppe Mascaro, 1965, Cosenza; Maria Biamonte, 1964, Cosenza; Teresa Marino, 1964, Belvedere Marittimo; Rosa Corea, 1983, Sersale; Maria Giovanna Aloisio, 1965, Lamezia Terme; Giovanna Butera, 1982, Lamezia Terme; Giuseppe Iannicelli, 1984, Cassano allo Jonio; Chiara Perri, 1984, Rossano Calabro; Teresa Richetta, 1983, Rocca di Neto; Antonio Scerbo, 1985, Marcellinara; Umberto Gugliotti, 1984, Castrovillari; Francesco Crudo, 1984, Verbicaro; Dalila Barrile, 1982, Senigallia; Paola Volpe, 1965, Rende; Giuseppe Salvatore Nano, 1952, Rende, Daniele Gambarara, 1948, Roma. ( fonte web)

Exit mobile version