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Ancora un ‘pentito’ tra le fila della malavita cosentina

Ha trentatré anni e un passato criminale da pusher e scippatore.

 

COSENZA – Marco Massaro ha deciso di collaborare con la giustizia. Il trentatreenne cosentino fermato per uno scippo ha scelto di offrire alle autorità giudiziarie le proprie dichiarazioni. Già da dieci giorni Massaro è stato ascoltato dagli inquirenti ai quali pare voglia far ricostruire la rete dei rapporti all’interno delle consorterie criminali bruzie. Arrestato più volte per scippo, uno dei quali lo portò a ferire un’ultrasettantenne per una semplice collanina d’oro strappatale dal collo, Massaro pare avesse diversi debiti per droga. Cocaina che avrebbe dovuto rivendere, ma che in realtà sarebbe sparita nelle notti brave cosentina senza essere mai pagata. Questo potrebbe far pensare che l’uomo abbia inteso sfuggire alle grinfie dei ‘fornitori’. La sua collaborazione con la giustizia annunciata prima del salto del fosso di Marco Paura (la moglie Ester Mollo non collaborerà con la giustizia) però potrebbe anche essere collegata al tentativo di migrare dal clan Rango – Abbruzzes ad un’altra delle cosche bruzie. Sulle ragioni del pentitismo che ha coinvolto anche lo scippatore seriale cosentino, non è dato sapere. Inserito in un programma di protezione insieme ai suoi familiari Massaro ora dovrà dimostrare cosa realmente conosce delle dinamiche all’interno della malavita cosentina.

 

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